Caso Portovecchio a Mirandola: il parlamentare Vaccari chiede spiegazioni ai ministri della Difesa e della Cultura.
Caso Portovecchio a Mirandola
MIRANDOLA – “Occorre verificare la congruenza del bando con i vincoli paesaggistici e monumentali che riguardano quell’area, e attivare un tavolo di confronto con Regione e Comune per individuare percorsi alternativi di recupero e riqualificazione dell’area, in coerenza con le esigenze di tutela e con la pianificazione territoriale”:
questo il nucleo dell’interrogazione che il parlamentare modenese del Partito Democratico Stefano Vaccari ha rivolto ai ministri Giuli e Crosetto per sollecitare il Governo a intervenire sulla questione del bando per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra per l’estensione di 25 ettari nell’area del sito di Portovecchio , situata a San Martino Spino, frazione di Mirandola.
Il complesso
“Il complesso storico di Portovecchio – prosegue Vaccari – antica Delizia dei Pico e successivamente sede di uno dei Centri di Allevamento Quadrupedi dell’Esercito Italiano, comprende immobili ed edifici di rilevante valore storico e architettonico nonché alberature monumentali e di pregio, tra cui un esemplare di Fraxinus excelsior di oltre 4 metri di circonferenza e un viale alberato di platani secolari lungo circa un chilometro, e sul sito insiste dal 2016 un vincolo integrale della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna, che tutela edifici, vegetazione e paesaggio circostante, riconoscendone l’alto valore culturale, ambientale e paesaggistico. A giugno di quest’anno la società Difesa Servizi s.p.a. del Ministero della Difesa ha pubblicato un bando di gara per la concessione e l’utilizzo di vari siti militari finalizzati all’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, includendo nell’elenco, appunto, anche il sito di Portovecchio.”