Pavullo nel Frignano

Commemorato il Carabiniere Ausiliario Nicola Campanile

Il giovane carabiniere è deceduto in servizio il 1° giugno 1990 e gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria

Commemorato il Carabiniere Ausiliario Nicola Campanile
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Nella mattinata di giovedi 13 giugno 2024, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Modena, Colonnello Antonio Caterino e il Sindaco del Comune di Pavullo nel Frignano Dott. Davide Venturelli, hanno deposto un omaggio floreale alla memoria del Carabiniere Ausiliario Nicola Campanile, deceduto a Siena il 1° giugno 1990.

Commemorato il Carabiniere Ausiliario Nicola Campanile

PAVULLO NEL FRIGNANO - Nato a Pavullo nel Frignano il 21 marzo 1966, il giovane Nicola – all’età di 23 anni, durante gli studi di Giurisprudenza – decise di svolgere il suo servizio di leva nell’Arma dei Carabinieri, tanto che  – dopo il periodo di formazione – venne destinato alla Stazione Carabinieri di Siena. Il 1° giugno 1990, mentre si trovava in servizio di pattuglia, all’atto di un controllo di polizia, venne fatto oggetto di colpi di arma da fuoco da parte di un pregiudicato che voleva garantirsi la fuga; insieme a lui, venne colpito mortalmente il collega e padre di famiglia, Carabiniere Scelto Mario Forziero.

Senso di altruismo

In quei tragici momenti, Nicola, mostrando un indiscusso senso di altruismo e conservando lucidità, benché ferito, decise di far salire sulla prima ambulanza disponibile il suo collega Mario, nel tentativo generoso di salvargli la vita.  L’eroico gesto, purtroppo, non fu sufficiente, atteso che anche Mario, così come Nicola, morì poco dopo in ospedale a causa delle gravissime ferite riportate.

La motivazione

Per quel gesto gli fu tributata Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria, con la seguente motivazione:

«Componente pattuglia automontata, mentre si apprestava, insieme ad un collega, all’identificazione del conducente di un motociclo, veniva fatto segno di un’improvvisa azione di fuoco. Benché gravemente ferito, cercava di reagire con l’arma in dotazione ma, nel disperato tentativo di inseguire il malvivente, si accasciava al suolo. Splendido esempio di giovane vita immolata con grande ardimento e altissimo senso del dovere. Siena, 1º giugno 1990».

La benedizione della targa commemorativa è stata impartita dal Cappellano Militare della Legione Carabinieri Emilia Romagna, Don Giuseppe Grigolon.

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