Modena

Con la presenza di animali alieni perdite per l'agricoltura fino ad un miliardo di euro all'anno

Contro l'invasione di questi insetti verrà lanciato un appello al Commissario europeo all’Agricoltura e all’Alimentazione, Christophe Hansen, e al Commissario alla Salute e al Benessere animale, Olivér Várhelyi

Con la presenza di animali alieni perdite per l'agricoltura fino ad un miliardo di euro all'anno
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Secondo Coldiretti Modena per difendere l’ortofrutta è necessario il principio di reciprocità in Europa.

Con la presenza di animali alieni perdite per l'agricoltura

MODENA - Con gli insetti alieni che solo in Italia causano danni per oltre un miliardo di euro l’anno, dalla cimice asiatica al coleottero giapponese, fino al calabrone asiatico occorre garantire alle aziende agricole strumenti efficaci di lotta, oltre a un’armonizzazione delle norme che all’interno dei Paesi dell’Unione dovrebbe essere la regola, non l’eccezione.

Appello

È l’appello lanciato dalla Coldiretti nell’ambito dei lavori del Comitato ortofrutta franco-spagnolo-italiano-portoghese, con una lettera inviata, insieme ad altre organizzazioni, al Commissario europeo all’Agricoltura e all’Alimentazione, Christophe Hansen, e al Commissario alla Salute e al Benessere animale, Olivér Várhelyi.

Una vera e propria invasione

I cambiamenti climatici hanno portato in Italia una vera e propria invasione di insetti e parassiti provenienti da altri Continenti. Si va dalla cimice asiatica – spiega Coldiretti Modenaalla Popillia japonica che distruggono frutteti e vigneti, dalla Drosophila suzukii, “golosa” di ciliegie, mirtilli e uva, al cinipide galligeno che ha fatto strage di castagni, dal Bostrico Tipografico, il “killer” del bosco nell’arco alpino fino al punteruolo rosso che ha decimato le palme, mentre il calabrone asiatico (Vespa velutina) e il coleottero africano (Aethina tumida) attaccano gli alveari.

Procedura nazionale

A questo proposito, Coldiretti, insieme alle altre organizzazioni, chiede con forza l’adozione urgente di una procedura zonale di autorizzazione realmente armonizzata, come già previsto dalla normativa Ue, che consenta il riconoscimento automatico delle autorizzazioni all’interno della stessa zona senza dover ripetere inutili valutazioni nazionali.

Sempre più difficile

In un territorio come quello modenese a forte vocazione frutticola e che vanta produzioni di eccellenza a livello nazionale e internazionale – continua Zanni – il venir meno della possibilità di utilizzo di alcune molecole rende sempre più difficile riuscire a produrre delle quantità di prodotto competitive, con conseguente penalizzazione del reddito delle nostre imprese. L’eliminazione di sostanze fondamentali per la difesa fitosanitaria, soprattutto nel campo dell’ortofrutta, penso alle pericoltura e alle ciliegie per esempio stanno creando danni alle aziende agricole. ”.

Regole chiare

L’agricoltura europea e in particolare il settore ortofrutticolo, ha bisogno di regole chiare, rapide e coerenti, conclude Coldiretti Modena. Senza un cambio di passo, rischiamo un crollo della competitività e un aumento della dipendenza dall’estero proprio nei prodotti simbolo della nostra dieta mediterranea.