Sanità

Continua a crescere in qualità L'Endoscopia Digestiva dell'Azienda Usl di Modena

Grazie alla donazione di un elettrobisturi da parte dell’Associazione “Amici del Fegato” APS di Carpi, l’équipe diretta dal dottor Mauro Manno rafforza la propria dotazione garantendo maggiore sicurezza per il paziente

Continua a crescere in qualità L'Endoscopia Digestiva dell'Azienda Usl di Modena
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Sono circa 60 gli interventi di questo tipo effettuati ogni anno dall’Endoscopia dell’Ausl di Modena.

Endoscopia Digestiva

CARPI -L’Endoscopia Digestiva dell’Azienda USL di Modena continua a crescere e rafforza la propria posizione in termini di qualità di presa in carico del paziente ed efficienza organizzativa anche grazie alla sensibilità del territorio.

Un nuovo elettrobisturi

Di recente infatti l’équipe diretta dal dottor Mauro Manno ha ricevuto un nuovo elettrobisturi, compreso di software di ultima generazione, donato dall’Associazione “Amici del Fegato” APS di Carpi, che ha messo a frutto la generosità di un privato cittadino. Lo strumento, il secondo in dotazione allo staff dell’Endoscopia, consentirà di migliorare la sicurezza per il paziente anche negli interventi più complessi, riducendo gli eventi avversi.

Efficienza organizzativa

Grazie all’elevata professionalità del personale infermieristico, risultato anche di un percorso di formazione e aggiornamento continui, lo staff di Endoscopia ha sviluppato autonomie, competenze e abilità di alto livello, garantendo l’esecuzione di interventi endoscopici in sedazione profonda, avvalendosi, in caso di necessità, del supporto degli anestesisti presenti nel blocco endoscopico, coordinati dal dottor Alessandro Pignatti, direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione. Un modello organizzativo che garantisce nel contempo una elevata efficienza organizzativa.

Dove verrà utilizzato

Dal punto di vista clinico, l’elettrobisturi donato sarà impiegato in diversi interventi endoscopici di base, ma anche in quelli più complessi, come la dissezione endoscopica sottomucosa, tecnica acquisita nel 2008 dal dottor Manno nell’ambito di un’apposita formazione in Giappone e utilizzata in casi specifici di neoplasie gastrointestinali in cui è possibile evitare l’intervento chirurgico, conservando così la parte anatomica interessata. Sono circa 60 gli interventi di questo tipo effettuati ogni anno dall’Endoscopia dell’Ausl di Modena, che si pone come centro pubblico di riferimento nazionale proprio per il trattamento innovativo delle lesioni neoplastiche superficiali del tratto gastrointestinale.

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