Sicurezza stradale

Contro gli incidenti stradali occorre un'azione educativa che parta dalla scuola

E quanto sostiene Vincenzo Credi, Presidente dell'Automobile Club di Modena, in una lettera aperta rivolta alla città

Contro gli incidenti stradali occorre un'azione educativa che parta dalla scuola
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Contro gli incidenti stradali occore un'azione educativa che parta dalla scuola: è il pensiero del Presidente dell'Automobile Club di Modena Vincenzo Credi che ha diramato una nota sulla questione che è un invito rivolto a tutti.

Contro gli incidenti stradali un'azione educativa che parta dalla scuola

MODENA - Un invito a lavorare tutti assieme per affrontare il grave problema dell'incidentalità nel modenese è stato espresso dal Presidente dell'Automobile Club di Modena Vincenzo Credi.

I dati legati all’incidentalità preoccupano molto

Per Credi “I dati legati all’incidentalità ci preoccupano molto. La sicurezza stradale rappresenta un tema di grande valore per l’Automobile Club di Modena. Esaurita la fase acuta della pandemia, il 2022 si caratterizza per una netta ripresa della mobilità; le necessità di spostamento per il lavoro e lo studio con lo smart working e la didattica a distanza sono ormai diminuite fortemente, di contro è aumentato il trasporto privato e l’uso di biciclette e altre modalità quali i monopattini elettrici.

Chiediamo un maggior coinvolgimento

L’Automobile Club Modena sottolinea nella nota “la necessità di un maggior coinvolgimento di tutti gli utenti e dei soggetti in grado di incidere sul fenomeno dell’incidentalità e un impegno forte a perseguire il miglioramento della sostenibilità della mobilità continuando nel lavoro di sensibilizzazione, di cambiamento dei comportamenti attraverso un'azione educativa e informativa e di miglioramento delle infrastrutture stradali. È diventato essenziale, ormai, porre l’accento sulla prevenzione.

L'incidente non è una fatalità

Per il Presidente dell'ACI Modena “L’incidente, che non è una fatalità, è provocato soprattutto dal comportamento dell’utente della strada, come dimostrano anche gli ultimi dati, ed è legato ad abitudini indubbiamente errate, distrazione, “mode stravaganti”, eccessi ed abusi di alcool e droghe. Quindi, occorrono più informazione e campagne di sensibilizzazione che diano coscienza e consapevolezza a tutti, ai giovani, agli adulti e alle famiglie, del fatto che la vita è un bene prezioso che va reciprocamente rispettato. Ciascuno è chiamato a fare la propria parte per fermare la “strage stradale” e per sostenere la necessità di una guida responsabile. Tutti siamo obbligati a dare il nostro contributo per far crescere la cultura della sicurezza stradale.”

 

La prevenzione deve partire dalla scuola

“L’incidentalità stradale è infatti, a nostro avviso", - prosegue nella nota Vincenzo Credi - “soprattutto un problema culturale; un problema culturale presuppone un’azione che riesca a modificare nel tempo il comportamento delle persone, che insegni loro a ragionare per raggiungere autonomamente la condivisione di regole del vivere civile, siano esse quelle della strada o di altro. È necessario che, oltre sul singolo rischio dell’incidente, si continui ad insistere sull’individuo, affinché vi sia una elevazione generale della sua percezione dei rischi nel loro complesso. Siamo convinti che non siano più sufficienti iniziative sporadiche ed estemporanee, ma occorre invece un’azione educativa costante che deve iniziare fin dalla più tenera età iniziando dalla scuola".

 

Il numero delle vittime tra i 14 e i 19 anni è aumentato di oltre il 21 per cento

"Le iniziative che Automobile Club Modena ha intrapreso sono proprio legate alla diffusione di una cultura della sicurezza stradale; è incessante, infatti, il lavoro che AC Modena sta portando avanti all’interno delle Scuole della provincia di Modena istituendo corsi formativi e informativi di educazione alla sicurezza stradale, nella certezza che, per migliorare le condizioni di sicurezza ed ottenere una riduzione dei livelli di incidentalità, occorre aumentare la conoscenza delle norme e la responsabilizzazione dei cittadini, partendo dai più giovani; l’aumento del numero delle vittime tra i 15 e 19 anni (+ 21,2 %) e tra i 25 e i 29 anni ( + 10,4%) ci sconfortano e ci portano a portare avanti il lavoro che abbiamo intrapreso.

Il costo sociale relativo agli incidenti stradali mette, poi, in evidenza il livello di gravità del fenomeno dell’incidentalità nella nostra regione, e quindi, la necessità di proseguire con costanza e continuità nelle iniziative di miglioramento sia infrastrutturali che di educazione e di controllo. Lavorando tutti insieme possiamo invertire questi drammatici dati che oggi purtroppo leggiamo”.

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