Crescono gli imbrogli telematici nel modenese
Una signora credendo di parlare con la propria banca è stata truffata di 15 mila euro
Ancora una truffa via telefono e via internet ai danni di un modenese.
Crescono gli imbrogli telematici nel modenese
MODENA - Come racconta in un comunicata stampa Codacons Modena questa volta la disavventura ha colpito una signora che avendo ricevuto un sms sul proprio cellulare, con mittente il nome della propria banca, contenente l’avviso che la sua carta era stata limitata, seguiva le istruzioni impartitele cliccando sul link contenuto.
Si sono spacciati per dipendenti della sua banca
Da lì l’inizio di contatti anche telefonici da parte di operatori che spacciandosi per dipendenti della sua banca le indicavano la necessità di implementare le sicurezze bancarie anche cambiandole le varie chiavi di accesso che erano state violate.
Amara la sorpresa nell’accorgersi che i truffatori le avevano prelevato dal proprio conto corrente bancario poco meno di 15.000 euro
Troppo tardi per scoprire gli autori della truffa
La signora dopo aver compreso di essere stata al centro di una truffa si è recata nella sede modenese del Codacons che, dopo avere tempestivamente denunciato i fatti alla Polizia di Stato, ha attivato le varie procedure previste compreso il ricorso all’ABF (Arbitro Bancario Finanziario).
Proprio l’ABF, dopo avere completato l’istruttoria prevista, ha accolto il ricorso dichiarando la banca tenuta in favore della parte ricorrente alla restituzione dell’importo che le era stato sottratto in modo fraudolento
Non rispondete mai a chi si spaccia per la vostra banca o ufficio postale
Nonostante il buon esito della vicenda Codacons Modena invita nuovamente alla massima cautela che si può sintetizzare in: non rispondete mai a chi vi contatta spacciandosi per la banca o l’ufficio postale, segnalando alle forze dell’ordine ogni tentativo di intrusione
Report di Exprivia: nel secondo trimestre 2023 record di attacchi informatici
Secondo il rapporto stilato dal gruppo ICT pugliese, tra aprile e giugno si registra un aumento costante dei fenomeni di cybercrime, con 672 casi complessivi, quasi il doppio rispetto ai 308 del trimestre precedente. Nello specifico, si sono verificati 569 attacchi (+196% rispetto ai 192 del trimestre precedente) - un numero mai raggiunto da quando l'Osservatorio Cybersecurity di Exprivia ha avviato per la prima volta l'analisi dei dati (gennaio 2020) - 82 incidenti - ovvero attacchi andati a buon fine - in calo del 21% rispetto ai 104 precedenti, e 21 violazioni della privacy (+75% rispetto alle 12 dello scorso trimestre)