Pompe di servizio

Da agosto scatta l'obbligo di esposizione del cartello dei prezzi medi dei carburanti

Siglato anche un accordo nel taglio delle commissioni sui pagamenti elettronici per le piccole imprese

Da agosto scatta l'obbligo di esposizione del cartello dei prezzi medi dei carburanti
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"I nuovi cartelli dei prezzi medi dei carburanti? Inutili e dannosi". Così interviene Franco Giberti, Presidente Provinciale Faib Confesercenti Modena sul nuovo adempimento che dal 1° agosto renderà obbligatorio esporre negli impianti di distribuzione carburante i cartelli dei prezzi medi di gasolio, benzina, metano e gpl da parte dei gestori.

Ecco che cosa accadrà

MODENA – Dal primo agosto 2023 Il Ministero (MIMIT), ricevute le comunicazioni dei prezzi praticati sugli impianti elabora e calcola le medie aritmetiche su base regionale e delle province autonome per gli impianti collocati sulla rete ordinaria e su base nazionale per gli impianti collocati sulla rete autostradale. Il ministero pubblica sul proprio sito i valori entro le 8,30 di ogni giorno. I prezzi medi sono calcolati con riferimento alla sola modalità self service per benzina e gasolio e alla sola modalità servito per gpl e metano.

Il cartello del prezzo medio dovrà esser esposto su tutti gli impianti e i prezzi medi dovranno essere esposti con caratteri di dimensioni minima di 12 cm in altezza e seguendo il seguente ordine, dall'alto verso il basso: gasolio, benzina, gpl e metano

Parla Franco Giberti: “Siamo costretti a subire una decisione partita male”

Franco Giberti, storico gestore di una pompa di benzina in città, è da diversi anni Presidente Provinciale Faib Confesercenti Modena. Giberti ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande

Franco Giberti, dal prossimo primo agosto che cosa accadrà per noi che andremo a rifornirci di carburante?

Dal primo agosto entra in funzione l'obbligo di pubblicare presso ogni impianto di distribuzione i cartelli con il prezzo medio regionale di gasolio, benzina, metano e gpl da parte dei gestori.

In pratica che cosa cambia per voi?

Al nostro lavoro si aggiungono altri oneri e responsabilità che, possono significare in caso di errore, eventuali sanzioni alla categoria.

Che cosa farete?

Quello che abbiamo potuto fare fino ad oggi è contestare tutta l'impalcatura del progetto voluto dal governo. E' una decisione che tutta la categoria ha preso male e che siamo costretti subire. Noi abbiamo la speranza che durante il tavolo tecnico che il governo ha annunciato e per il quale è stato dimezzato lo sciopero esista la possibilità di non far pesare ai gestori eventuali sanzioni. E' importante sottolineare che non sono i gestori a determinare il prezzo dei vari carburanti

A proposito di prezzi la benzina in questi giorni sfiora, se non supera, i due euro al litro

Il costo della benzina verso i due euro avviene in questi giorni. Effettivamente nei distributori dove si è serviti il costo può toccare se non superare i due euro al litro per la benzina. Nelle stazioni self service il prezzo oggi oscilla sul prezzo di un euro e novanta centesimi.

E per voi che cosa signfica questo aumento?

Per noi assolutamente nulla. Il margine di guadagno dei gestori resta sempre quello anche se il prezzo aumenta.

(Dichiarazione raccolta da Tito Taddei)

Accordo nel taglio delle commissioni sui pagamenti elettronici

E' stato siglato nella serata di giovedi 27 luglio un accordo tra banche, servizi di pagamento e piccole imprese sul taglio delle commissioni sui pagamenti elettronici.

Il protocollo sottoscritto permetterà di ridurre i costi per le attività con meno di 400mila euro l'anno di fatturato: per 2,5 milioni di imprese saranno così quasi azzerate le commissioni sulle transazioni fino ai 10 euro e si avranno sostanziali riduzioni per quelle fino a 30 euro.

Una quota importante dei pagamenti elettronici, secondo i dati dell'Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano: nel 2022 il 21% delle transazioni con moneta elettronica è stato di 10 euro o meno, il 32% di 15 euro o meno, mentre i pagamenti fino a 30 euro sono stati il 58%. E nelle piccole imprese del commercio, del turismo e della ristorazione la quota di micro-transazioni è ancora più alta.

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