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La giornata contro la violenza agli operatori sanitari

Al via la campagna regionale di sensibilizzazione ‘Più cura per chi cura’

La giornata contro la violenza agli operatori sanitari
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Le iniziative in provincia di Modena per il 12 marzo, la giornata contro la violenza agli operatori sanitari.

La giornata contro la violenza agli operatori sanitari

MODENA - ‘Più cura per chi cura’: è il messaggio scelto per la campagna di sensibilizzazione lanciata dalla Regione Emilia-Romagna in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari e sociosanitari, che si celebra mercoledì 12 marzo 2025 con diverse iniziative anche in provincia di Modena .

Fenomeno in crescita

Un impegno comune e un invito a riconoscere l’enorme importanza, il valore, e quindi il rispetto, che devono essere riservati a chi si occupa della salute di tutti, in un contesto in cui, purtroppo, anche in Emilia-Romagna la violenza, fisica o verbale, contro il personale sanitario, si conferma un fenomeno presente e in crescita, come evidenziato dai dati raccolti dai sistemi di monitoraggio regionale.

Aggressioni verbali

Sul territorio regionale, infatti, nel 2024 le aggressioni al personale all’interno dei luoghi di cura sono aumentate dell’11,7% rispetto all’anno precedente, passando da 2.401 a 2.682 casi. L’aumento riguarda in particolare le aggressioni di tipo verbale (+12,5%), mentre sono diminuite quelle più gravi di tipo fisico (-11,9%).

I dati delle aggressioni in Emilia-Romagna

I dati relativi alle aggressioni sono raccolti dalla Regione ed inviati all’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie come stabilito dalla normativa nazionale. La registrazione delle segnalazioni viene effettuata direttamente dalle Aziende Sanitarie: dal 2024 la piattaforma Segnal-ER, già utilizzata per rilevare le segnalazioni degli incidenti relativi alla sicurezza dei pazienti, viene estesa anche alla raccolta delle segnalazioni di aggressioni e come sistema di analisi, controllo e monitoraggio tempestivi.

Gli infermieri i più esposti

Secondo i dati raccolti con questo nuovo sistema regionale, nel 2024 sono gli infermieri la categoria più esposta, rappresentando il 57,9% delle aggressioni, seguiti dai medici (13,6%) e dagli operatori socio-sanitari (11,4%). Ma chi sono, in genere, gli aggressori? In maggioranza sono gli stessi utenti o pazienti (62,6%), mentre nei restanti casi si tratta di parenti, caregiver, conoscenti o estranei. I luoghi in cui gli episodi si sono manifestati maggiormente, in termini assoluti, sono i reparti di degenza (32,4%), i Pronto Soccorso ed i Servizi di emergenza territoriale (24,1%), i servizi psichiatrici e delle dipendenze (17,2%), e gli ambulatori (11,7%).

Un altro aspetto rilevante riguarda il coinvolgimento delle operatrici donne, che rappresentano il 70,3% dei casi di violenza. Tuttavia, in proporzione al numero di dipendenti, gli operatori maschili risultano leggermente più esposti, con una percentuale di aggressioni pari al 3,7% rispetto al 3,5% delle donne.

Gli stessi utenti o  pazienti

Per quanto riguarda l’identità degli aggressori, nella grande maggioranza sono gli stessi utenti o pazienti (62%,6), mentre nei restanti casi si tratta di parenti, caregiver, conoscenti o estranei. I luoghi in cui gli episodi si sono manifestati maggiormente, in termini assoluti, sono i reparti di degenza (32,4%), i Pronto Soccorso ed i servizi di emergenza territoriale (24,1%), i servizi psichiatrici e delle dipendenze (17,2%), e gli ambulatori (11,7%).

La più colpita psichiatria

Rapportando questi dati al numero delle prestazioni sanitarie effettuate nel settore pubblico, si rileva che l’area maggiormente interessata rimane quella della psichiatria, seppure con una riduzione dei casi di aggressione (-59 casi per 100.000 ricoveri nel 2024), seguita dall’area di emergenza (-9,1 casi nel 2024 ogni 100.000 accessi al Pronto Soccorso) ed infine dai reparti di degenza, con una prevalenza di 16,1 casi per 100.000 giorni di degenza, e dagli ambulatori (5,4 casi per 100.000 accessi).

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