i numeri dell'accoglienza modenese

Emergenza Ucraina, il sistema di accoglienza modenese è sotto pressione

Il sindaco Muzzarelli: “Servono più posti nei Cas, ma anche aiuti alimentari (l’appello ai soggetti di Modena Sostenibile) e risorse per i Comuni.

Emergenza Ucraina, il sistema di accoglienza modenese è sotto pressione
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Lo dice il sindaco Gian Carlo Muzzarelli illustrando nel dettaglio i numeri dell'impegno straordinario che il Comune sta sostenendo per garantire la migliore accoglienza ai cittadini ucraini che giungono a Modena.

Cosa sta facendo Modena per l'Ucraina

MODENA - Davanti agli orrori della guerra in Ucraina, di cui non si vede una via d’uscita, Modena si unisce alla condanna del Governo italiano e sostiene in pieno la posizione del premier Draghi; al contempo, bisogna riprendano i colloqui internazionali ad ogni livello.

La grave crisi umanitaria ucraina

L’emergenza umanitaria è gravissima: 6,5 milioni di sfollati all’interno dell’Ucraina, 13 milioni bloccati nelle aree del conflitto e oltre 4 milioni di rifugiati in altri Paesi. In Italia ad oggi ne sono arrivati oltre 85mila e grande è l’impegno delle istituzioni locali per la gestione come ha sottolineato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli nell’informazione al Consiglio comunale di giovedì 7 aprile.

La relazione del sindaco sull'accoglienza della città di Modena

Sono 2.740 (al 5 aprile) gli ucraini in fuga dalla guerra che hanno avuto accesso alla sanità pubblica nella provincia di Modena; 444 (di cui 204 minori) quelli registrati al Centro Stranieri del Comune di Modena che per l’accoglienza nei Cas ha segnalato alla Prefettura 212 persone di cui solo 80 accolte, mentre le accoglienze effettuate dal Comune da inizio emergenza sono 135, di cui 65 attualmente in corso.

Quali scenari futuri?

Poi c’è l’impegno sul fronte degli sportelli sociali, dei percorsi di assistenza, degli inserimenti scolastici, della mediazione linguistica e degli aiuti alimentari: un impegno straordinario per il personale del Comune che il sindaco ha ringraziato insieme a Prefettura, forze dell’ordine, Protezione civile, sanità, terzo settore e colleghi sindaci “perché la collaborazione tra le istituzioni è forte” e frequenti gli incontri di coordinamento, come la riunione del Tavolo permanente in Prefettura del giorno precedente.

“Un momento importante sollecitato per capire quali sono gli scenari delle prossime settimane rispetto alla prima accoglienza e alla disponibilità complessiva di posti Cas”, ha osservato Muzzarelli facendo notare che “come dimensioni siamo già ampiamente oltre l’emergenza Mare Nostrum”.

La rete di accoglienza è sotto pressione

Dopo aver ricordato che i tempi del contributo di sostentamento non saranno veloci e che il bando nazionale per l’accoglienza diffusa rivolto al terzo settore deve ancora stato pubblicato, il sindaco ha affermato: “Il mix tra accoglienze in famiglia, sistema Cas e Sai, alberghi e altre strutture, terzo settore ed enti religiosi è sotto pressione e il fattore tempo è decisivo. La Protezione Civile regionale è pronta a dare una mano, ma quella modalità di collocamento temporaneo deve poi connettersi con il sistema Cas e quindi servono posti: strutture e appartamenti in mano ai soggetti gestori”.

“Le risorse ci devono essere e devono essere congrue"

La necessità di reperire ulteriori strutture alberghiere e la mancanza di copertura economica per gli Enti locali per tutte le spese che stanno sostenendo per la prima accoglienza e per l’integrazione sono stati i temi principali portati al Tavolo e sul secondo punto, sulla promessa di risorse in sede di conversione del decreto Ucraina, il sindaco ha ribadito che “le risorse ci devono essere e devono essere congrue”.

La situazione approvvigionamenti di alimenti e generi di prima necessità

Muzzarelli ha quindi ricordato l’impegno, insieme a Protezione Civile e Terzo settore, sul fronte degli approvvigionamenti di alimenti e generi di prima necessità: per le persone arrivate a Modena il punto di riferimento è l’Emporio sociale Portobello e sono 260 le famiglie che ne hanno già beneficiato; mentre in Ucraina sono stati inviati circa 8 tonnellate di generi alimentari e di prima necessità e altre 14 tonnellate vengono spediti in questi giorni. “Venerdì abbiamo scritto una lettera a tutti i sottoscrittori del Patto per Modena Competitiva, Sostenibile e Solidale – ha fatto sapere - per chiedere un impegno sulle donazioni da far pervenire all’Emporio Sociale”. Mentre sulla raccolta farmaci è in campo da settimane la Croce Rossa.

Gli inserimenti scolastici nelle scuole modenesi

Per quanto riguarda gli inserimenti scolastici, al 5 aprile risultano 83 richieste di iscrizione, di cui 51 agli sportelli attivati dal settore Istruzione negli uffici di via Galaverna e a Memo e 32 direttamente agli Istituti Comprensivi; bambini e ragazzi già formalmente iscritti sono 35.

“Lo sforzo per garantire l’inserimento scolastico – ha commentato il sindaco - è direttamente collegato alla mediazione culturale: le richieste arrivate sino ad ora sono per circa 500 ore, ma è certo che raddoppieranno a brevissimo. Così come sono aumentati i costi per la ristorazione scolastica per soddisfare la domanda degli alunni ucraini inseriti che sono esonerati dal pagamento delle rette per i servizi.

L'utilizzo dei trasporti pubblici da parte dei rifugiati ucraini

Nell’ultima settimana, in Regione, si è lavorato anche sul versante dell’utilizzo dei trasporti pubblici da parte dei rifugiati ucraini, dopo la richiesta della Regione di una preventiva disponibilità alle aziende pubbliche di trasporto urbano che hanno tutte risposto in maniera affermativa chiedendo di istituire subito un tavolo operativo per affrontare le questioni pratiche e organizzative.

Le conclusioni del sindaco Muzzarelli

In conclusione, il sindaco ha confermato: “Ci troviamo di fronte ad una crisi bellica e umanitaria che avrà tempi lunghi. Tutto il 2022 europeo e mondiale sarà purtroppo caratterizzato da quello che accade sul suolo ucraino. Ci attendono mesi intensi, di duro lavoro per fronteggiare tutte le declinazioni di questa emergenza. Credo però che l’Italia, l’Emilia-Romagna e Modena abbiano tutte le caratteristiche per reggere all’impatto e andare avanti, senza mai rinunciare a costruire futuro”.

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