Sanità

Emergenza urgenza: ai modenesi il primato regionale di richiesta aiuto al Pronto Soccorso

Tra breve ad indirizzare i pazienti saranno gli operatori del 116117, numero unico europeo per l'accesso alle cure mediche non urgenti

Emergenza urgenza: ai modenesi il primato regionale di richiesta aiuto al Pronto Soccorso
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La riorganizzazione della rete dell’assistenza territoriale e dell’emergenza-urgenza in provincia di Modena è stata discussa, mercoledì 20 settembre, nel corso di un incontro di confronto con i medici, gli infermieri e gli operatori delle Aziende sanitarie modenesi riuniti sia in presenza in Sala Vecchiati all’Ospedale di Baggiovara sia in modalità online.

A presentare il piano e ad illustrarlo ai professionisti sono state le Direzioni Generali delle Aziende modenesi in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna che ha organizzato in questi giorni una serie di incontri da Piacenza a Rimini, per continuare a raccogliere sollecitazioni volte a individuare azioni e aree di miglioramento.

Diverse le realtà presenti all'incontro anche in modalità on line

MODENA - All’incontro modenese erano presenti e collegati online in particolare i professionisti impegnati nell’Assistenza primaria – Medici di medicina generale e di Continuità assistenziale –, nel sistema dell’Emergenza-urgenza con Pronto soccorsi e 118, l’Ordine dei Medici e delle Professioni Infermieristiche, il personale e i direttori delle strutture della rete che oggi, in maniera sempre più integrata, si attiva per assistere il cittadino che si trova in una condizione di emergenza tempo-dipendente.

Una rete che ha il suo punto di riferimento nella Centrale 118

Una rete che ha un suo punto di riferimento nella Centrale 118-Emilia Est, ma che presenta diversi e importantissimi nodi, dalle Guardie mediche ai professionisti delle Case della Comunità e agli Infermieri di Comunità, dai Medici di medicina generale a quegli ambiti ospedalieri e territoriali più coinvolti nella costruzione di percorsi di presa in carico dei nuovi bisogni e delle fragilità dei cittadini. Coinvolti direttamente anche i rappresentanti del volontariato dell’emergenza con le Assistenze Pubbliche e la Croce Rossa che prestano servizio sul territorio in stretta integrazione con l’Azienda USL.

Erano infine presenti in sala i dirigenti dell’area Sanità della Regione Emilia-Romagna Mattia Altini e Fabia Franchi (responsabili rispettivamente del settore ospedaliero e del settore territoriale) con i direttori generali Ausl, Aou, e Ospedale di Sassuolo Spa, Anna Maria Petrini, Claudio Vagnini e Stefano Reggiani e i rispettivi direttori sanitari Romana Bacchi, Ottavio Nicastro, Silvio Di Tella e il direttore del Dipartimento interaziendale di emergenza-urgenza Geminiano Bandiera.

Il 70 per cento delle richieste sono codici minori

Per delineare questa riforma la Regione ha aperto un confronto nei mesi scorsi con circa 200 operatori e oggi tale confronto prosegue nelle diverse province. Un obiettivo condiviso del piano è di limitare l’accesso dei codici minori in pronto soccorso, che ad oggi rappresentano il 70% dei casi, potenziando contemporaneamente le cure primarie nel territorio.

Abbiamo il primato regionale di autopresentazione in Pronto Soccorso

A Modena, l’autopresentazione in Pronto Soccorso senza mediazione da parte del 118, supera la media regionale (83% contro 76%).

Superiore alla media regionale anche il tasso di utilizzo del servizio (vale a dire gli accessi per 1.000 abitanti) così come è superiore il numero di codici bianchi e verdi, con un fenomeno di potenziale inappropriatezza che fa registrare ben 21.060 accessi l’anno in più: “sono cittadini – dichiara la Ds Ausl Romana Bacchiche non trovano o non conoscono la risposta più adatta a loro nella nostra rete sanitaria. Per questo l’obiettivo della riforma è anche di lavorare, e lo stiamo già facendo, con i Medici di medicina generale per rafforzare la presa in carico delle cronicità e i percorsi di collegamento tra ospedali e territorio”.

Una nuova rete sanitaria territoriale

Dunque non solo i futuri Centri Assistenza Urgenza (CAU), ma già da ora il rafforzamento della rete della Continuità assistenziale, che sul territorio modenese, con il nuovo numero unico provinciale 800 032 032 attivo da luglio, è a tutti gli effetti una parte già attuata della riforma. La logica di fondo è chiara: è la “rete sanitaria territoriale”, che nel suo insieme si fa carico della salute di ogni cittadino.

Tra breve gli operatori risponderanno anche al 116117

Ad indirizzare i pazienti verso la struttura più adatta alla loro esigenza saranno, in un futuro non lontano, gli operatori del 116117, numero unico europeo per l'accesso alle cure mediche non urgenti, che lavoreranno in stretta correlazione con i colleghi del 112 (numero europeo di emergenza) e delle tre centrali operative del 118 presenti in regione (Parma, Bologna e Romagna) forti della loro trentennale esperienza di ricezione e gestione delle chiamate sanitarie.

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