Il lungo viaggio della mafia: da Palermo a Kabul
Nuovo appuntamento, venerdì 31 maggio alle ore 21 presso il Loggiato del Castello di Formigine, con la rassegna “Di mafia parliamo anche d'estate”
Nuovo appuntamento, venerdì 31 maggio alle ore 21 presso il Loggiato del Castello di Formigine, con la rassegna “Di mafia parliamo anche d'estate”. Ospite della serata sarà il giornalista Attilio Bolzoni, con il suo libro “Controvento”.
Un viaggio lungo quasi mezzo secolo
FORMIGINE - Sarà il racconto di un viaggio che dura da quasi mezzo secolo. Da Palermo a Kabul, dalla polvere dei paesi siciliani alle paure di Bagdad, dalle mafie alle guerre. Poi i grandi misteri e i grandi delitti italiani.
E il Sud con le sue inquietudini e i suoi incarognimenti, terre assetate, tribù, rapacità e patti indicibili. Confini oltrepassati su quello che era una volta «il corpo del reato più lungo del mondo», i 443 chilometri dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, percorso ingannevole che precipita verso un Ponte che ancora non c’è.
Due Sicilie
La Sicilia di Totò Riina e di Matteo Messina Denaro, l’inferno di Capaci,le origini e le evoluzioni di una mafia che purtroppo ci ha resi ovunque famosi.
Ma anche la Sicilia di Leonardo Sciascia, di Danilo Dolci, di Giovanni Falcone, di Letizia Battaglia.
Personaggi e vicende
Con i suoi racconti e le sue inchieste, Attilio Bolzoni ci accompagnerà di qua e al di là del mare, fino alle prime dune di quel deserto attraversato dal popolo nero in fuga. E, andando ancora più lontano, ci farà conoscere personaggi e vicende che non sono poi così distanti
da casa nostra.
Chi è Attilio Bolzoni
Attilio Bolzoni, ha iniziato la sua attività al quotidiano «L’Ora» di Palermo. Per quarant’anni è stato inviato speciale a «Repubblica», oggi scrive per «Domani». Alcuni suoi libri sono stati tradotti in inglese, tedesco e francese.
Autore di testi teatrali, sceneggiatore di serie televisive, regista di cortometraggi, nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 1991 «Il Premiolino»; nel2009 il «Premio Luchetta» e il premio «È Giornalismo» creato da Giorgio Bocca, Enzo Biagi e Indro Montanelli; nel 2013 il «Premio Giuseppe Fava».
Conduce Pierluigi Senatore. Ingresso libero.