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Indagine sul gioco d'azzardo tra i giovanissimi nelle Terre d'Argine

Nella fascia d'età tra i 14/18 anni uno su tre ha giocato al Gratta e Vinci

Indagine sul gioco d'azzardo tra i giovanissimi nelle Terre d'Argine
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Conoscere e bloccare la trappola dell'azzardo partendo dalla scuola: un'indagine nelle classi dell'Unione Terre d'Argine fotografa il fenomeno. A Carpi 800 studenti di medie e superiori coinvolti in attività di prevenzione.

Indagine sul gioco d'azzardo

CARPI - Ben 1.553 ragazze ragazzi delle Terre d'Argine si sono raccontati attraverso l'indagine "Il grande gioco della Rete" condotta da Federconsumatori con due questionari: uno per gli studenti della fascia di età 11-14 anni (scuole secondarie di primo grado), l'altro per la fascia 14-18 anni (scuole di secondo grado).

Un quadro complicato

Ne esce un quadro complicato, in cui il 40% degli studenti delle scuole medie ha si è già imbattuto online in proposte di gioco d'azzardo e il 30% degli studenti delle superiori è entrato almeno una volta in una sala slot. Contemporaneamente sono stati avviati diversi progetti nelle scuole del territorio per approfondire e contrastare il fenomeno, coinvolgendo oltre 800 studenti. Queste iniziative sono state proposte nell'ambito del progetto "Un argine all'azzardo", voluto dall'Unione delle Terre d'Argine e Ausl di Modena per contenere le conseguenze dell'abuso del gioco.

A novembre e dicembre

Sono ben 1.553 le ragazze e i ragazzi delle Terre d'Argine che nei mesi di novembre e dicembre scorsi si sono raccontati. L'occasione è stata quella di due indagini, rivolte alle scuole secondarie di primo e secondo grado dei quattro Comuni dell'Unione: "Il grande gioco della Rete" ha visto una forte collaborazione da parte di molti Istituti del territorio, con una eccezionale partecipazione di ragazzi e ragazze: 1553 i questionari completi, ben oltre i numeri di una semplice indagine campionaria. Un lavoro, costruito da Federconsumatori, che si è mosso all'interno del progetto "Un Argine all'azzardo", voluto dall'Unione delle Terre d'Argine e Ausl Modena.

Due indagini

Le indagini sono state due, distinte per fasce d'età: la prima rivolta alle scuole di primo grado, ha visto come rispondenti gli adolescenti tra 11 e 14 anni, e si è concentrata sul rapporto con gli amici, il gioco sano, lo smartphone, i social, i videogiochi online. Ai margini di queste risposte un numero limitato di domande ha affrontato, in modo indiretto, il tema azzardo. Invece, su questo tema, è stata più esplicita la seconda indagine, rivolta alle scuole di secondo grado ed ai ragazzi e ragazze tra 14 e 18 anni.

Meno gioco di squadra

Ne esce un quadro più complicato del previsto, anche se probabilmente non difforme, negli aspetti cruciali, rispetto ai pochi dati nazionali reperibili. Gli adolescenti carpigiani fanno più sport, ad esempio, dei loro coetanei del resto d'Italia; ma deve preoccupare il fenomeno - già noto - del massiccio abbandono dell'attività sportiva di squadra (a differenza degli sport individuali) già a partire dai 14 anni. Si segnalano numeri non simbolici, poco al di sopra dei dati nazionali, di solitudini giovanili; numeri minoritari, certamente, ma da tenere sotto attenzione. Arrivati a 14 anni arriva la quasi totale autonomia nella navigazione e del gioco in Rete.

Troppi "adescamenti" d'azzardo

Qui la prima segnalazione che ha a che fare con l'azzardo: il 40% degli adolescenti, mentre giocava online, ha avuto proposte di gioco d'azzardo, mediante pop-up, anche attraverso l'erogazione di buoni gioco. Considerato che il gioco coinvolge soprattutto i maschi si può dire che oltre i due terzi del campione maschile, tra gli 11 ed i 14 anni, ha ricevuto "adescamenti" all'azzardo. Il rapporto indaga i fenomeni dello "shoppare" e dell'acquisto di "Casse e scrigni", in qualche modo anticipatori di forme d'azzardo. In questa fascia d'età s'intuisce infine una eccessiva familiarità di alcuni (ma non il gioco diretto), con il Gratta&Vinci e, per i maschi, con le scommesse sportive.

Nella fascia d'età 14/18 uno su tre gioca al gratta e vinci

Ben diversa la condizione nella fascia d'età 14/18. Anche depurando i dati della comprensibile curiosità dei ragazzi, i numeri sono pesanti: il 38% dichiara di aver acquistato dei Gratta&Vinci, il 15% ha fatto scommesse sportive direttamente agli sportelli abilitati, il 30% è entrato almeno una volta in una sala slot o nell'area slot di alcuni bar. Su questo dato però si misura un divario di genere molto forte, con la metà dei maschi che ha giocato o assistito al gioco in locali ed aree vietati ai minori. A sorpresa è il gioco fisico, quello favorito da ragazzi e ragazze, mentre solo il 4% dichiara di avere conti online attivi, a volte grazie a false identità. Tutte attività, ovviamente, vietate ai minori di 18 anni, e rispetto alle quali influisce in modo modesto la presenza trai rispondenti di alcune decine di maggiorenni.

I rischi della strutture "miste"

Appare con chiarezza, nell'indagine sulla fascia 14-18, la pericolosità delle strutture "miste", come i bar che ospitano anche slot, o i luoghi dove con facilità si trovano anche gratta&vinci. E poi il dato più complicato, quello dei ragazzi e delle ragazze giocatori e giocatrici in modo più o meno costante, che probabilmente continueranno a giocare d'azzardo negli anni a venire. Anche qui il dato non è distante da quello di alcune indagini nazionali, ma è tutto meno che modesto: uno su sette, il 14% dei ragazzi e ragazze tra 14 e 18 anni a Carpi, Soliera, Campogalliano e Novi.
Tra gli aspetti positivi va segnalato il fatto che la grandissima parte dei ragazzi, compresi coloro che giocano sporadicamente, hanno una buona conoscenza dei rischi dell'azzardo. Una conoscenza che viene, per la quasi totalità, grazie al lavoro degli insegnanti e dei soggetti attivi in quel mondo su questo tema.

 

36 le persone in trattamento

Da inizio 2023 fino a marzo 2024 (in circa 15 mesi) le persone in trattamento presso il Servizio Dipendenze Patologiche di Carpi seguite per gioco d'azzardo patologico sono 36, di cui 29 maschi e 7 femmine; tra questi i ragazzi tra i 18 e i 21 anni in trattamento sono tre.

 

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