Le imprese dell’estetica negli ultimi dieci anni in Provincia di Modena sono cresciute del 5% mentre quelle dei barbieri e parrucchieri del 3%. Boom delle imprese gestite da imprenditori extra UE, +120% per i parrucchieri e + 110% per estetisti.
Settore immagine e benessere: bene le imprese estetiche
MODENA – L’analisi, condotta dal Centro Studi di Confesercenti Modena e basata sui dati della Camera di Commercio, evidenzia tendenze significative nella composizione imprenditoriale e nell’occupazione.
Servizi alla persona
Negli ultimi dieci anni, il settore dei servizi alla persona — in particolare barbieri, parrucchieri ed estetisti — ha vissuto importanti cambiamenti sia a livello provinciale che regionale. In Provincia di Modena la crescita è segnata da un incremento degli imprenditori extra UE.
Boom delle imprese extra Ue
Le imprese di barbieri e parrucchieri sono aumentate del 3% (da 1.119 a 1.155), con un incremento del 5% negli addetti. Le imprese gestite da imprenditori extra UE sono più che raddoppiate (+120%), passando da 80 a 174, con un aumento del 100% degli addetti. Al contrario, le imprese italiane e UE sono diminuite del 5%, con una flessione del 7% negli addetti. Nel settore dell’estetica, le imprese sono aumentate del 5% (da 547 a 574), mentre gli addetti sono cresciuti del 27%. Le imprese extra UE sono salite da 30 a 63 (+110%), con un incremento del 90% negli addetti.
A livello regionale
A livello regionale invece, il numero di imprese di barbieri e parrucchieri è diminuito del 5%, mentre gli addetti sono calati dell’1%. Le imprese italiane e UE sono scese del 13%, ma quelle extra UE sono aumentate del 142%, con una crescita del 135% negli addetti. Nel settore estetico regionale le imprese sono aumentate del 22%, gli addetti del 28% mentre quelle extra UE sono cresciute del 159%, con un incremento del 161% negli addetti.
Nel modenese
La presenza di imprenditori extra UE sta ridefinendo il panorama dei servizi alla persona. In Provincia di Modena, la quota di imprese gestite da stranieri è passata dal 7% al 15% nel settore parrucchieri, e dal 6% all’11% in quello estetico. A livello regionale, la tendenza è analoga.