Ambiente

L'aria in Regione non migliora: fino a lunedi 5 febbraio restano in vigore le misure emergenziali

Le restrizioni saranno revocate se le previsioni indicheranno un ritorno al di sotto del valore limite delle PM10

L'aria in Regione non migliora: fino a lunedi 5 febbraio restano in vigore le misure emergenziali
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Restano ancora in vigore fino a lunedì 5 febbraio compreso, a Modena, Carpi e in tutta la regione, le misure emergenziali previste dalla manovra antismog della Regione Emilia Romagna che limitano la circolazione dei veicoli più inquinanti, inclusi i diesel Euro 5.

Lo decide l'Arpae

MODENA - L’attivazione delle misure emergenziali è decisa da Arpae sulla base delle previsioni di superamento dei valori limite giornalieri delle PM10. Il raggiungimento del livello di allerta è segnalato con un bollino rosso nel Bollettino emesso oggi da Arpae che decreta il permanere dello stato di allerta in tutta la regione. Il bollettino è consultabile sul sito dell’agenzia (www.liberiamolaria.it).

Limiti anche per i diesel Euro 5

Le misure emergenziali, che impongono limiti alla circolazione anche ai diesel Euro 5 restano in vigore fino a lunedì 5 febbraio compreso, prossimo giorno di controllo. Le restrizioni saranno revocate se le previsioni indicheranno un ritorno al di sotto del valore limite delle PM10.

Chi si ferma

In base al provvedimento, oltre ai diesel Euro 5, si fermano anche i veicoli più inquinanti già bloccati durante la settimana in applicazione della manovra ordinaria: i diesel fino a Euro 4, i veicoli a benzina fino agli Euro 2, quelli a gpl/benzina e metano/benzina fino agli Euro 1, ciclomotori e motocicli fino agli Euro 1.

Come per la manovra ordinaria, anche in emergenza le limitazioni si applicano dalle 8.30 alle 18.30 nell’area compresa dal provvedimento.

Massimo 19 gradi

Prosegue anche il divieto di utilizzare biomasse nei generatori di calore con certificazione inferiore a 4 stelle nelle abitazioni dotate di riscaldamento alternativo. È prevista, inoltre, la riduzione delle temperature negli ambienti di vita riscaldati a un massimo di 19 gradi (con un + 2 di tolleranza) nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative, associative o di culto, nelle attività commerciali. La temperatura va ridotta fino a un massimo di 17 gradi (con un + 2 di tolleranza) nei luoghi che ospitano attività industriali e artigianali. Cliniche, case di cura, scuole e luoghi che ospitano attività sportive sono esclusi dall’obbligo di ridurre la temperatura.

No ai barbecue

Vietato anche effettuare combustioni all’aperto, compresi i barbecue, e di bruciare sterpaglie, residui di potatura, simili e scarti vegetali di origine agricola in tutto il territorio comunale. In vigore, inoltre, il divieto di spandimento liquami, con l’eccezione dello spandimento effettuato con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo.

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