L'azienda del Modenese che è partita per il confine Ucraino: offrirà 100mila pizze ai profughi
Antonio Montanini: "Con questa missione promossa da Italpizza si è sperimentato un nuovo modello di cooperazione tra imprese private e mondo del Terzo Settore".
L'azienda modenese Italpizza, insieme alle aziende partner, è in partenza per in confine ucraino. L'obiettivo è portare aiuti umanitari e cuocere 100mila pizze.
Italpizza sul confine ucraino per offrire 100mila pizze
MODENA - Cuocere 100mila pizze da offrire ai profughi ucraini che si trovano al confine con la Polonia: è l'obiettivo del convoglio umanitario partito dallo stabilimento Italpizza di Modena che porterà una ventina di volontari a stabilirsi presso il centro di prima accoglienza polacco a Przemyl, a soli 15 km dalla frontiera ucraina e sulla strada per Leopoli.
Dieci i mezzi, tra cui il primo autotreno Italpizza con le pizze surgelate, i camper, un'ambulanza, un pulmino, un camioncino e un autotreno carico di attrezzature. I volontari sono lavoratori di Italpizza e delle aziende partner, volontari della Croce Blu di Modena e della Croce Verde di Pavullo, con 15 forni al seguito per cuocere ai profughi le pizze.
Le parole di Antonio Montanini
"Con questa missione promossa da Italpizza - commenta all'AGI Antonio Montanini responsabile comunicazione, pubbliche relazioni e responsabilità sociale d'imprea - si è sperimentato un nuovo modello di cooperazione tra imprese private e mondo del Terzo Settore. Tutti i soggetti coinvolti hanno collaborato sinergicamente condividendo esperienze e competenze. Ciò ha consentito - conclude Montanini - per le informazioni in nostro possesso, di creare l'unica missione di questo genere in quel contesto operativo".
La raccolta fondi e la missione umanitaria
Dopo la raccolta fondi a cui hanno aderito gli oltre 1000 addetti del gruppo e per la quale Italpizza ha raddoppiato il valore, l'azienda modenese - che produce pizze surgelate di ottima qualità, con impasto lievitato oltre 24 ore - si è proposta come capofila di una missione umanitaria al confine con l'Ucraina per cuocere e offrire gratuitamente pasti pronti (pizze) ai profughi ucraini.
Dopo un'accurata analisi del contesto, l'Ambasciata d'Ucraina in Italia ha indicato il centro di prima accoglienza di Przemyl in Polonia come luogo dove stabilire per alcune settimane il campo base e l'area di ristoro. Da qui l'esigenza di organizzare il trasporto di 15 forni e di persone che si possono occupare del riscaldamento delle pizze e relativa somministrazione.