L'indagine

L'inflazione in città continua a rallentare

L’indice dei prezzi cresce dello 0,1 per cento su base annua e scende leggermente a livello congiunturale. Calano utenze e trasporti ma aumenta il "carrello della spesa"

L'inflazione in città continua a rallentare
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In ottobre si sono registrati minimi aumenti.

L'inflazione continua a rallentare

MODENA - Nel mese di ottobre l’indice generale dei prezzi a Modena continua a rallentare con la contrazione, in particolare, di utenze e trasporti mentre fanno segnare un apprezzamento il “carrello della spesa” e i servizi vari (tra i quali istruzione, servizi medici, servizi finanziari).

Una minima variazione

L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) calcolato sul territorio comunale in ottobre produce una variazione positiva dello 0,1% su base tendenziale annua affiancata da una flessione dello 0,4% a livello congiunturale, come emerge dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.

In crescita

In ottobre, in particolare, risultano in crescita le divisioni istruzione (+2%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,1%), altri beni e servizi (+0,3%). In calo, mobili, articoli e servizi per la casa (-1,9%), servizi ricettivi e ristorazione (-1,6%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,5%), trasporti (-0,8%), comunicazioni (-0,6%), ricreazione, spettacoli, cultura (-0,5%), bevande alcoliche e tabacchi (-0,3%). Rimangono invariati servizi sanitari e spese per la salute, abbigliamento e calzature.

La divisione “Istruzione” fa segnare la crescita maggiore (+2%) a causa della crescita delle tariffe legale alla scuola dell’infanzia e primaria e all’istruzione universitaria.

In aumento significativo (+1,1%) anche la divisione “Alimentari e bevande analcoliche” per gli aumenti su vegetali, frutta, pane e cereali mentre sono in calo e carni e i prodotti ittici. In leggera salita anche la divisione “Altri beni e servizi” (+0,3%) trainata dal rialzo di servizi finanziari e assicurazioni sui mezzi di trasporto oltre che falle quotazioni dell’assistenza sociale e della gioielleria.

In calo servizi per la casa

Tra le divisioni a segno meno, il calo percentuale maggiore (-1,9%) riguarda la categoria “Mobili, articoli e servizi per la casa”: scendono, infatti, le spese per mobili e arredi, beni non durevoli per la casa, grandi e piccoli elettrodomestici, cristalleria.

In calo anche le divisioni “Servizi ricettivi e ristorazione” (-1,6%), per la diminuzione delle spese sui servizi d’alloggio, e “Abitazione, acqua, energetici” (-1,5%) per la contrazione dei costi di energia elettrica e gas di rete, mentre sono in lievissimo rincaro affitti e spese condominiali.

In discesa i “Trasporti” (-0,8) per la nuova contrazione dei prezzi dei carburanti affiancati da cali su altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privato come, per esempio, affitto garage, noleggio e parcheggi e sul trasporto aereo passeggeri.

Giù le comunicazioni

Scende anche la divisione “Comunicazioni” (-0,6%), per la flessione degli apparecchi telefonici (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale) e cala la divisione “Ricreazione, spettacolo, cultura” (-0,5%) per la diminuzione dei servizi ricreativi e sportivi, dei pacchetti vacanza, di computer, articoli per giardinaggio, piante e fiori che compensa il leggero aumento dei prezzi di servizi culturali, giochi e articoli di hobbistica.

Diminuisce, infine, la categoria (a intera rilevazione centralizzata nazionale) “Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,3%) per la contrazione di vini e alcolici vari mentre rimangono fermi tabacchi e birre.

Invariate

Risultano invariate, infine, le divisioni “Servizi sanitari e spese salute” e “Abbigliamento e calzature”.

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