Il programma

Modena celebra la donna con una particolare attenzione sul suo pensiero

L’apertura lunedì 4 marzo con la mostra “Non chiamiamole maestrine!”, lo spettacolo per tutti e tutte, seminari, letture e presentazioni di libri, film e manifestazioni sportive

Modena celebra la donna con una particolare attenzione sul suo pensiero
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Sono lo sguardo e il pensiero delle donne, spesso sconosciuti, nell’educazione, nel lavoro, nella scienza, nello sport e in molti altri ambiti, e la loro opera nel mondo per conquistare diritti e parità il filo conduttore delle iniziative che, a partire da lunedì 4 marzo e per tutto il mese, celebrano la Giornata internazionale della donna.

Modena celebra la donna

MODENA - Promosso dal Comune di Modena e dal Tavolo comunale delle associazioni per le pari opportunità e la non discriminazione, il programma si apre con la mostra di Memo “Non chiamiamole maestrine! L’educazione pensata dalle donne”, e propone il tradizionale spettacolo dell’8 marzo al Teatro Storchi che quest’anno vedrà sul palco Elena Bucci in “Autobiografia di ignote” e, nella stessa giornata, gli storici banchetti per la vendita della mimosa gestiti dall’Udi e la consueta camminata non competitiva “Donne in corsa.

Rivolto agli studenti

Nel calendario anche due nuove iniziative che coinvolgono da protagoniste studentesse e studenti delle scuole superiori modenesi: la prima edizione di “La moda contro la violenza sulle donne”, premio nazionale in ricordo di Renata Trandafir, ex allieva della scuola uccisa a 22 anni insieme alla madre dal patrigno, organizzato dall’istituto Cattaneo-Deledda e rivolto a tutti gli studenti e le studentesse che frequentano gli ultimi due anni dei tecnici e professionali a indirizzo moda, e lo spettacolo “Invivavoce. Storie sommerse di violenza di genere” frutto di un’attività svolta dalla Gazzetta di Modena con le scuole superiori di Modena che mette in forma artistica il messaggio di denuncia della violenza e le pratiche di resistenza pacifica dei giovani e che andrà in scena il 12 marzo al Teatro Storchi.

Un film

Sempre lunedì 4 marzo, al dipartimento di Studi linguistici e culturali di UniMoRe (in largo Sant’Eufemia), alle 14, proiezione e conversazione intorno al film “Saint Omer” di Alice Diop nel seminario “Testimonianza, materni indicibili e sguardi obliqui sul genere nelle società contemporanee”. Il Dipartimento promuove anche un secondo seminario, martedì 5 marzo alle 17, dedicato a “Questioni di genere, di diversità e di inclusione”.

Un seminario sulla occupazione

A cura delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil è invece il seminario “Quale occupazione per le donne?”, alle 9 di mercoledì 6 marzo a Palazzo Europa, a cui interviene anche Linda Laura Sabbadini, dirigente Istat.

Giovedì 7 alle 11, all’Istituto Cattaneo-Deledda, sarà presentato il progetto “La moda contro la violenza sulle donne”, premio nazionale in ricordo di Renata Trandafir aperto agli studenti di tecnici e professionali a indirizzo moda, mentre al cinema Astra alle 17, a cura di Arci, nuova programmazione del film di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”.

Un programma molto ricco

È denso il programma di venerdì 8 marzo, Giornata internazionale della donna, che si apre con i tradizionali banchetti dell’Udi di vendita della mimosa. I banchetti si trovano per tutto il giorno in piazza Mazzini e nella galleria del centro commerciale I Portali. Dalle 9 alle 13, a Roots (in via Selmi 67) si svolge il workshop gratuito per donne migranti “Empowher” mentre alle 19 torna “Donne in corsa”, la camminata non competitiva per il centro di Modena con partenza e arrivo in piazza Roma, promossa da Podistica Interforze e Uisp. Alle 21, al Teatro Storchi, a cura del Comune e di Ert, va in scena lo spettacolo “Autobiografia di ignote” di e con Elena Bucci.

Gli appuntamenti proseguono sabato 9 marzo con “Poesie in panchina”, iniziativa per ragazzi e ragazze condotta dalla poetessa Beatrice Zerbini che si svolge nel giardino della Casa delle donne di Villa Ombrosa e con la seconda edizione del torneo di calcio Donne in rete al Pala San Donnino, a partire dalle 14.30. domenica 10 marzo, sono in programma l’itinerario guidato Donne di pace e “50 sfumature di rosa”, per promuovere il calcio femminile alla polisportiva San Faustino, dove alle 11 sarà anche presentata la “Carta etica dello sport femminile” nell’ambito del progetto “Donne e sport. La lunga strada verso la parità”. Alle 17 al Piccolo teatro dell’Alberione “Tosca, Mimì e… le altre”, e alle 18, a Drama Teatro, incontro con il critico teatrale Carlo Pastore alla scoperta della vita straordinaria della poetessa e danzatrice Valentine De Saint-Point. Il pomeriggio prosegue alle 19.45 con lo spettacolo “La dama e gli argonauti”, di e con Lorenza Zambon, dedicato alla biologa Jeannette Power.

Il programma prosegue il 12 marzo con lo spettacolo “Invivavoce”, al Teatro Storchi, realizzato da studenti delle scuole superiori di Carpi in collaborazione con Gazzetta di Modena e con il Comune, e con la presentazione del libro “Medicina e politica. Anna Kuliscioff e noi”.

Tante altre iniziative

Nel programma anche il seminario “Parità di genere e professioni legali” (giovedì 14 marzo) e gli incontri nelle scuole superiori nell’ambito del progetto “Educare alle differenze per promuovere la cittadinanza di genere”. Sabato 16 marzo, alle 17, alla biblioteca Delfini, “Per mille camicette al giorno”, il racconto dell’incendio alla Triangle Factory di New York. Allo spazio F di Fondazione di Modena, nell’ambito della mostra “Specchio delle mie brame. Storie al femminile tra mito, fotografia e realtà”, si svolge l’incontro “Lo sguardo maschile sui corpi in mostra” (20 marzo alle 9.30). Il 22 marzo, presentazione del volume “Una storia dei diritti delle donne”; il 24 marzo, “Lungo la via della seta”, al Museo Civico e, il 27 marzo, alla Casa delle donne, “Mai state zitte. Unione donne in Italia di Modena: un racconto politico a fumetti”.

Il programma dettagliato si trova sul sito del Comune (www.comune.modena.it/pari-opportunita).

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