La ricorrenza

Modena ha ricordato l’eccidio delle Fonderie Riunite dove persero la vita sei persone

Per il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli è “un dovere politico e morale combattere la precarietà”

Modena ha ricordato l’eccidio delle Fonderie Riunite dove persero la vita  sei persone

Questa mattina la città di Modena ha celebrato la memoria delle vittime delle Fonderie Riunite.

Modena ha ricordato l’eccidio delle Fonderie Riunite

MODENA – «Che il ricordo di questa tragedia, che tanto ha significato per la nostra comunità, ci offra un momento di riflessione sul lavoro e sulla sua difesa, pilastro fondante della libertà, della democrazia e della dignità dell’uomo».

Lo ha affermato il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia in occasione della cerimonia commemorativa del 74° anniversario dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena, celebrata lunedì 9 gennaio al cippo nell’area dell’ex stabilimento al quartiere Crocetta di Modena.

Combattere la precarietà

Combattere la precarietà e assicurare che ogni lavoro venga retribuito in modo equo è un dovere politico e morale”. E’ il commento del  sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in occasione del 74° anniversario dell’eccidio delle Fonderie riunite di Modena dove il 9 gennaio 1950 sei operai persero la vita sotto il fuoco della polizia durante lo sciopero generale proclamato dalla Camera confederale del lavoro per protestare contro i licenziamenti decisi dalla direzione aziendale.

Sei vittime e oltre duecento feriti

La cerimonia è stata organizzata dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e il sindaco ha deposto una corona d’alloro al cippo che ricorda i sei operai uccisi: Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti, mentre altre duecento persone rimasero ferite.

Una crescente insicurezza economica

Stiamo vivendo anni non facili – ha spiegato Muzzarelli – con una crescente insicurezza economica. Per questo motivo, rinnovo l’impegno dell’Amministrazione comunale e di tutto il sistema socio-economico modenese nel tavolo per una “Modena competitiva, sostenibile, solidale” per un lavoro sicuro e stabile, con retribuzioni giuste. La precarietà porta spesso ad insicurezza, sociale e anche sul lavoro”.