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Nei primi sei mesi di quest'anno oltre 35 mila modenesi hanno chiamato il 118

A Pavullo sarà operativo un elicottero dotato di sistema di verricello di soccorso

Nei primi sei mesi di quest'anno oltre 35 mila modenesi hanno chiamato il 118
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Nuove soluzioni tecnologiche, maggiori capacità di manovra, estensione dell’operatività e investimenti sulla formazione del personale.

Più di 35 mila modenesi hanno chiamato il 118 nei primi sei mesi del 2023

MODENA - Il servizio di elisoccorso dell’Emilia-Romagna diventa sempre più innovativo, pronto a intervenire anche nelle situazioni più difficili e ad offrire soccorso tempestivo h24, soprattutto in estate.

Al via il sistema di emergenza urgenza

É partito a inizio luglio il nuovo modello operativo voluto dalla Regione nell’ambito del piano di riforma del sistema di emergenza urgenza, che ha nel rafforzamento del 118 uno dei suoi punti di forza. Con un’esperienza trentennale che ha visto nascere questo servizio proprio in Emilia-Romagna, ora la struttura fa un altro passo avanti in termini di innovazione e qualità, per affrontare, anche alla luce dell’esperienza della pandemia, le esigenze della popolazione in termini di emergenza ed urgenza pre-ospedaliera.

Operativi dalle prime luci dell'alba fino al tramonto

Confermata la presenza di almeno un elicottero sempre operativo nelle 24 ore (con base all’ospedale Maggiore di Bologna), dotato di sistemi di visione notturna (operazioni NVIS) in grado di raggiungere anche di notte siti non appositamente preparati; introdotta, presso le due basi di Parma e Ravenna, un’estensione dell’arco temporale di operatività, che soprattutto nel periodo estivo, quando si registrano sistematicamente i picchi di richieste di intervento, consentirà di disporre del servizio dalle prime luci dell’alba fino al tramonto.

A Pavullo elicotteri con sistema di verricello di soccorso

Non solo, perché raddoppiano - passando da uno a due (Pavullo nel Frignano e Ravenna) sui quattro operativi in Emilia-Romagna - gli elicotteri dotati di sistema di verricello di soccorso, che assicura la possibilità di rilasciare il team sanitario e di recuperare gli infortunati anche in luoghi impervi, dove non è possibile l’atterraggio del mezzo (operazioni HHO).

Come cambia il 118

Una delle novità riguarda il potenziamento della funzione di medico di centrale operativa 118, connesso con i mezzi di soccorso e la rete ospedaliera attraverso strumenti di telemedicina in grado di supportare le scelte su quadri clinici critici, fornire indicazioni sull’avvio o sulla sospensione dei trattamenti, validare specifici protocolli o percorsi clinico assistenziali, supportare gli interventi di maxiemergenza, orientare e collaborare con le risorse e le équipe dei diversi nodi della rete pre e intraospedaliera e, più in generale, partecipare al governo clinico del sistema di emergenza.

Inoltre, è previsto lo sviluppo delle clinical competence specifiche per funzioni e ruoli dei professionisti sanitari nell’area emergenza urgenza grazie a iniziative di formazione, anche ricorrendo a setting di simulazione avanzata.

Il Numero Unico Europeo per le emergenze 112

Di questa riorganizzazione del 118 fa parte anche l’attivazione, nei prossimi mesi, del numero unico europeo per le emergenze 112. In particolare, in Emilia-Romagna saranno attivate due Centrali Uniche di Risposta (CUR), rispettivamente a Bologna e Parma, collocate nelle immediate vicinanze delle Centrali 118 Emilia Est ed Emilia Ovest, per garantire l’integrazione delle rispettive funzioni.

Grazie al finanziamento erogato dalla Regione di oltre 7 milioni di euro sono state costruite strutture antisismiche dotate ognuna di 25 postazioni di lavoro, sala maxiemergenza ed idonei spazi attrezzati per ospitare tecnologie, uffici e servizi. Saranno inoltre presenti nelle sale video-wall informativi per il controllo dell’evoluzione del quadro emergenziale.

 

I numeri del servizio 118 nel primo semestre 2023

Sono stati 246.165 gli interventi di emergenza del 118 dal 1^ gennaio al 30 giugno 2023 , di cui 118.026 effettuati dalla centrale operativa Emilia Est , 64.221 da quella della Romagna e 63.918 coperti dalla centrale operativa Emilia Ovest.

Nel momento della presa in carico sono stati attribuiti i seguenti codici: codice bianco per le tre centrali operative 1.900 (485 Emilia Ovest, 1.239 Emilia Est, 176 Romagna);  codice giallo 107.232 (22.696 Emilia Ovest, 58.312 Emilia Est, 25.951 Romagna); codice verde 92.735 (31.261 Emilia Ovest, 32.758 Emilia Est, 28.716 Romagna); codice rosso44.298 (9.203 Emilia Ovest, 25.717 Emilia Est, 9.378 Romagna).

 I pazienti soccorsi sono stati complessivamente 247.886 (118.670 dalla centrale operativa Emilia Est, 63.115 da quella della Romagna e 66.101 dall’Emilia Ovest). Gennaio è stato il mese con il maggior numero di interventi (42.308 ) , febbraio quello con meno emergenze, 38.542.

Gli interventi per codice giallo nei primi 6 mesi del 2023 sono stati 107.232 (44%) , quelli per codice rosso
4.298 (18%) , i codici verdi 92.735 (38%) e i codici bianchi 1.900 (1%).

La provincia dove il 118 ha effettuato più interventi di emergenza, sempre dal 1 gennaio al 30 giugno 2023, è stata Bologna : sono stati complessivamente 62.052, di cui il 49% per codici gialli, il 21% per codici rossi e il 29% per codici verdi.

A seguire Modena (35.508 interventi, con il 50% di codici gialli, il 22% di codici rossi  il 27% di codici verdi), Reggio Emilia (26.208 interventi, di cui il 36% codici gialli, il 15% codici rossi e il 49% codici verdi

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