Addio smog

Qualità dell'aria mai così buona dal lockdown. A Modena tutti gli indicatori sottola soglia

Tutti i dati delle centraline diffuse sul nostro terrirorio

Qualità dell'aria mai così buona dal lockdown. A Modena tutti gli indicatori sottola soglia
Pubblicato:
Aggiornato:

Nessuno sforamento del biossido di azoto, un risultato mai raggiunto in passato se non nel 2020, anno del blocco totale imposto dal lockdown. E un trend positivo della qualità dell’aria in Emilia Romagna con concentrazioni di quasi tutti gli inquinanti in linea con quelle dell'ultimo quinquennio. In miglioramento anche le polveri sottili, che restano il sorvegliato speciale. I limiti di legge per i valori medi annuali di Pm10 e Pm2.5 sono stati pienamente rispettati. Sforamenti della concentrazione giornaliera (50 μg/m3) si sono rilevati comunque in 12 delle 43 stazione di rilevazione diffuse da Piacenza a Rimini per oltre 35 giorni all’anno, “tetto” massimo fissato dalle norme europee. Ma, rispetto al passato, si è trattato di superamenti di valori più contenuti. Sono questi i dati principali sulla qualità dell’aria in Emilia-Romagna nel 2022, frutto delle rilevazioni condotte dalla rete regionale di misurazione e confluiti nel Report annuale redatto da Arpae.

Aria più che respirabile a Modena

Anche in provincia di Modena l'aria è decisamente respirabile. Analizzano i risultati dei monitoraggi effettuati nel corso dei primi giorni di questo 2023 emerge che nessuno degli indicatori ha superato le soglie di attenzione.

Dal primo gennaio nessun indicatore ha superato la soglia

Le polveri sottili nelle ultime due settimane

Bene, nel Modenese, anche la situazione delle polveri sottili, in particolate le Pm10: nelle ultime due settimane gli sforamenti (per altro di poco la soglia dei 50 μg/m3)  sono stati solamente tre, tutti nella parte finale del dicembre del 2022.

La vicepresidente regionale con delega alle Politiche ambientali, Irene Priolo

“La fotografia dell’anno appena trascorso mette in luce aspetti positivi, con il risultato importantissimo del biossido di azoto sempre rimasto nella norma: un dato frutto delle azioni messe in campo e delle innovazioni tecnologiche a partire dal settore dei trasporti con il rinnovo del parco mezzi”, ha sottolineato la vicepresidente regionale con delega alle Politiche ambientali, Irene Priolo. “Segnali di miglioramento arrivano anche dall’andamento delle polveri, ma non basta. Serve continuare in modo ancora più deciso sulla strada intrapresa per rientrare dalla condanna comunitaria, con azioni integrate e intersettoriali necessarie anche a prepararci alla nuova direttiva sulla qualità dell’aria. Azioni destinate al duplice obiettivo di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini dell’Emilia-Romagna”.

Seguici sui nostri canali