Rinnovato il Contratto provinciale degli operai agricoli e florovivaisti di Modena
L'intesa interessa circa diecimila persone in provincia di Modena
Dopo oltre 10 mesi di intensi negoziati, le principali rappresentanze sindacali e datoriali del comparto agricolo privato hanno raggiunto un accordo per il rinnovo del Contratto provinciale di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Modena.
Contratto provinciale
MODENA - La firma per il rinnovo del Contratto provinciale di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Modena., avvenuta nei giorni scorsi, rappresenta un importante traguardo per la tutela dei lavoratori e il rilancio del settore agricolo modenese.
Diecimila lavoratori
La provincia di Modena vanta un settore agricolo strategico con circa 10.000 lavoratori impiegati (fonte: Siler) e circa 7.000 aziende di piccolo e medie dimensioni del settore agricolo-ortofrutticolo e lattiero-caseario (fonte Regione Emilia Romagna–Agricoltura 7° Censimento generale dell’agricoltura).
L'accordo
L’accordo è stato siglato da Confagricoltura Modena, Cia Agricoltori Italiani Emilia Centro e Coldiretti Modena, insieme alle sigle sindacali Fai Cisl Emilia Centrale, Flai Cgil Modena e Uila-Uil Modena e Reggio Emilia. La collaborazione tra tutte le parti ha portato a un’intesa che risponde sia alle esigenze dei lavoratori sia a quelle delle imprese agricole.
Principali novità
Il nuovo contratto introduce miglioramenti economici e normativi che rafforzano la competitività del settore e la tutela dei lavoratori.
Incremento salariale del 6,1% per tutte le qualifiche, a partire dal 1° novembre 2024.
Maggiori controlli sugli appalti e trasparenza nei contratti di somministrazione e appalto nel territorio provinciale, per garantire sicurezza e tutela del personale coinvolto.
Estensione delle casistiche per la richiesta di anticipo del trattamento di fine rapporto in situazioni di eventi calamitosi, estinzione del mutuo, ristrutturazione della prima casa, pre-adozione e affidamento pre-adottivo.
Rafforzamento della Bilateralità: la trasformazione della Cassa Ciimla in un Ente Bilaterale per il Lavoro Agricolo, con nuove competenze in ambito di sicurezza, formazione e incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Fra i miglioramenti delle prestazioni erogate dall’Ente bilaterale:
• Nuovi sostegni per i lavoratori e le famiglie.
• Indennità per la non autosufficienza (€ 500 annui per massimo 3 anni).
• Contributi per maternità (€ 1.500) e congedo parentale (€ 1.000).
• Supporto per centri estivi (€ 40 a settimana per 4 settimane) e trasporto scolastico (€ 200 annui).
Politiche per la Sicurezza sul Lavoro, che agevolano le imprese nell’adempimento degli obblighi di formazione obbligatoria e sorveglianza sanitaria.
La figura del RLST
Tra le novità più rilevanti, l’istituzione della figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (Rlst) per il comparto agricolo provinciale. Il Rlst, dopo la sottoscrizione del presente accordo svolgerà un ruolo cruciale nella prevenzione dei rischi e nella promozione della salute e sicurezza sul lavoro.
Il nuovo regolamento, infatti, condiviso con le parti sociali, garantisce all’RLST una formazione approfondita sulle specificità dei rischi professionali legati al settore agricolo, tra cui l’utilizzo di macchinari, l’esposizione ad agenti chimici e biologici e le attività in condizioni climatiche avverse. Questa figura sarà un punto di riferimento sia per i lavoratori, sia per le imprese offrendo supporto continuo nella valutazione dei rischi e nelle buone pratiche da adottare per ridurre gli infortuni.
L’introduzione del RLST rappresenta un passo avanti nella costruzione di un sistema agricolo più sicuro, capace di rispondere alle sfide di un settore in continua evoluzione.
Politiche per la stabilità occupazionale
L’accordo include politiche mirate a favorire la stabilità del lavoro, promuovendo la trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato attraverso convenzioni tra imprese. Inoltre, si investe nella formazione continua e nell’integrazione tra scuola e lavoro per colmare la carenza di manodopera specializzata e attrarre nuove professionalità nel settore.