Risultati più che positivi per i CAU a tre mesi di distanza dall'apertura
In provincia di Modena sono attivi tre CAU: a Castelfranco Emilia, a Finale Emilia e a Fanano
Calendario di aperture rispettato, con la rete dei primi 30 CAU attivi in tutta l’Emilia-Romagna completata; quasi 39mila accessi, che superano i 50mila considerando anche l’attività di Ferrara, tra le prime a partire in via sperimentale, e una previsione di 500mila nel 2024, grazie anche alla ventina di nuove strutture che saranno realizzate quest’anno.
Meno di novanta minuti
MODENA - Tempi medi d’attesa contenuti, inferiori ai 90 minuti; assistenza e cura prestate in loco nella stragrande maggioranza dei casi (83%); 60% dei medici giovani, con meno di 35 anni; problemi ortopedici, gastrointestinali e disturbi minori i motivi d’accesso più frequenti (52%), segno che i cittadini, per le patologie meno gravi, si rivolgono direttamente ai Centri di assistenza urgenza, voluti dalla Regione e realizzati proprio per la gestione diretta delle urgenze a bassa complessità, invece che ai Pronto soccorso, che possono così concentrarsi principalmente sulle emergenze. Anche in questo caso, lo dicono i numeri: da un primo raffronto tra gennaio 2023 e gennaio 2024, emerge che c'è stato un calo di accessi nei PS della regione di circa il 6%.
Tendenza che si manifesta già adesso, all’inizio, ma che era attesa in una situazione più a regime. In provincia di Modena sono in funzione: Castelfranco Emilia 11 dicembre, Finale Emilia 18 dicembre, Fanano 29 gennaio- Questi i dati degli accessi: a Castelfranco Emilia 1.427 accessi dall’11 dicembre al 28 gennaio, Finale Emilia 871 dal 18 dicembre al 28 gennaio;
Da tre mesi
Il bilancio dei primi tre mesi di attività dei CAU, dall’inaugurazione di quello di Budrio, nel bolognese, lo scorso 1^ novembre, è più che positivo, come rileva il monitoraggio che prosegue e si arricchisce con l’apertura delle nuove sedi. A presentare dati e numeri del Report regionale, questa mattina in conferenza stampa in Regione, a Bologna, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.
Dati 1° novembre-28 gennaio
Nei 28 CAU monitorati sui 30 attivi (per Novafeltria, nel riminese, e Fanano, in provincia di Modena, inaugurati entrambi lunedì 29 gennaio, non sono ancora disponibili i dati), in sintesi i numeri relativi a questo periodo sono: 38.582 accessi (50.231 considerando anche quelli di Ferrara, i primi a partire in via sperimentale come ambulatori a bassa complessità), l’82% dei quali in orario diurno (compresi i 4 Centri del ferrarese e quelli di Imola, Podenzano, Santa Sofia, Bagno di Romagna e Correggio aperti solo di giorno); in media 17 accessi al giorno al mattino (dalle 8 alle 14) e 14 il pomeriggio (dalle 14 alle 20); variano invece da un minimo di 1 a un massimo di 31 gli accessi giornalieri in orario notturno (dalle 20 alle 8). 8 pazienti su 10 (esattamente l’83%) inviati al medico curante a conclusione del percorso, quindi con assistenza e cura prestata in loco; tempi di attesa che continuano a scendere: 40 minuti nell’ultima settimana di monitoraggio, da un minimo di 7 minuti a un massimo di 1 ora e 28 minuti, e mediamente di un’ora nelle settimane precedenti; casistica per la maggior parte (52%) ortopedica, gastro-intestinale e relativa a disturbi minori; accessi nel 68% dei casi effettuati da persone tra i 18 e i 64 anni. Infine, l’età media dei medici che lavorano nei CAU: il 60% ha meno di 35 anni.
Questionario di soddisfazione dei pazienti
Per rilevare esperienza e soddisfazione dei cittadini che accedono ai CAU, la Regione ha messo a punto un questionario che da lunedì 29 gennaio è a disposizione degli utenti all’interno delle stesse strutture: di rapida compilazione, è composto da 14 domande che fanno riferimento sia al percorso esperienziale, sia alla soddisfazione del paziente. La rilevazione avviene in modalità cartacea oppure online, tramite QR code o direttamente sul sito web della piattaforma regionale dedicata https://regioneer.it/QuestionarioCAU.
La compilazione del questionario, prevista al termine dell’accesso al CAU e naturalmente su base volontaria e anonima, può essere effettuata o dal paziente stesso o dalla persona che lo accompagna, con indicazioni fornite dal personale che opera nella struttura.
Un modo per misurare il livello di soddisfazione dei cittadini (dalla chiarezza della cartellonistica ai tempi di attesa, dalle cure erogate all’ascolto ricevuto) e per migliorare ulteriormente servizi, assistenza e organizzazione, anche attraverso i suggerimenti che il questionario dà la possibilità di indicare.