Sospesa l'agitazione degli infermieri al Sant'Anna ma la situazione in carcere resta drammatica
Primi risultati raggiunti sia da un punto di vista economico che per l'arrivo di ulteriore personale

Si è concluso l’incontro nella giornata di venerdì 13 giugno 2025 in Prefettura tra Fp Cgil, lavoratori e Azienda Usl sullo stato di agitazione degli infermieri in servizio presso il Carcere Sant’Anna. In primo piano, la richiesta di sicurezza per gli infermieri interessati che spesso subiscono infortuni e vivono un ambiente spesso fatiscente, umido e insalubre.
Quattordici infermieri a fronte di più di 600 detenuti
MODENA - Drammatica la situazione degli organici: su 400 detenuti fino ai primi mesi del 2024 erano presenti 19 infermieri, oggi a fronte di più di 600 detenuti sono presenti 14 infermieri, con una richiesta di cure e assistenza crescenti. L’atteggiamento dei rappresentanti dell’Azienda Usl di Modena è stato altamente comprensivo dimostrando di capire le urgenze illustrate. A fronte dei primi riconoscimenti ottenuti, i lavoratori hanno sospeso lo stato di agitazione.
Riconoscimento economico
I rappresentanti dell’Ausl hanno presentato un progetto di valorizzazione economica rivolto agli infermieri della medicina penitenziaria, che permetterà, dopo la sua approvazione, di dare un riconoscimento reale dai 2.000 euro all’anno in su, tenuto conto delle condizioni particolari del servizio e dell’utenza. Vi è inoltre, un concreto impegno per il reperimento di nuovo personale, mettendo a disposizione 5 nuovi infermieri sul servizio, 3 da concorso e 2 da mobilità interna. E’ stata avviata l’interlocuzione con il direttore della struttura carceraria per provare a sanare gli ambienti insalubri.
A settembre nuovo incontro
A settembre è previsto un nuovo incontro con Fp Cgil e la rappresentanza dei lavoratori per monitorare come sta andando avanti il reperimento del personale e sulla condizione generale del carcere.
(nella foto: Giulia Casamassima Fp Cgil Modena)