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Spilamberto, dal Pnrr oltre 6 milioni per la bonifica dell’area Sipe Nobel

Un'area chiusa da oltre vent'anni e davvero molto inquinata

Spilamberto, dal Pnrr oltre 6 milioni per la bonifica dell’area Sipe Nobel
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L’area produttiva dismessa di “Sipe - Basse”, nel comune di Spilamberto, con i suoi 530mila metri quadrati di superficie rappresenta in Emilia-Romagna il sito più esteso tra quelli che verranno bonificati attraverso i fondi del Pnrr.

6 milioni per la bonifica dell’area Sipe Nobel

SPILAMBERTO - Ad annunciarlo è stata Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega ad Ambiente, Sicurezza territoriale e Protezione civile, nel corso di una visita al sito accompagnata dal sindaco Umberto Costantini. Priolo ha ricordato come sia stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che assegna oltre 6 milioni di euro per la bonifica: fondi immediatamente operativi, che potranno quindi essere da subito utilizzati per avviare la progettazione delle opere di disinquinamento.

In attesa di far partire gli studi necessari, l’Amministrazione comunale ha già comunque avviato le operazioni di bonifica bellica ricorrendo a risorse proprie, per circa 200mila euro.

Area chiusa da oltre 20 anni

Un tempo era un’area dedicata alla produzione della polvere da sparo: il primo impianto risale addirittura all’inizio del Cinquecento. Diventato di proprietà della Società Italiana Prodotti Esplodenti Nobel (Sipe Nobel) nel 1901, è poi più volte passato di mano fino a cessare completamente l’attività nel 1995.

L'importanza del Pnrr

“La Sipe- ha spiegato il sindaco Costantini- era una fabbrica di esplosivi, bombe e mine navali. Ieri era un luogo di morte per chi ci ha lavorato e per chi con le conseguenze di quel lavoro ci ha fatto i conti. Ora è un luogo abbandonato e soprattutto davvero molto inquinato. I costi per bonificare l’area sono sempre stati inarrivabili per qualsiasi bilancio comunale. Grazie alla Regione e al Pnrr, questo non è più un sogno, ma realtà. Le risorse – mai ne sono arrivate così tante – ci daranno finalmente la libertà di progettare insieme come comunità l’area”.

Una soddisfazione condivisa dalla vicepresidente, che ha sottolineato come il finanziamento assegnato al comune di Spilamberto rientri in una strategia di bonifica dei siti inquinati più ampia.

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