Ravarino

Terremoto: dopo undici anni ha riaperto il Santuario di Stuffione

La chiesa, che aveva riportato gravi danni a causa del sisma del 2012, torna accessibile alla comunità dopo un accurato restauro

Terremoto: dopo undici anni ha riaperto il Santuario di Stuffione
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Dopo undici anni dal terremoto domenica 3 settembre ha riaperto il Santuario di Stuffione. Alla riapertura del Santuario dedicato alla Madonna di Monserrat col Bambino presente anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Dopo undici anni ha riaperto il Santuario di Stuffione

RAVARINO -  Riapre al culto, con una grande festa popolare, il Santuario della Beata Vergine delle Grazie a Stuffione, frazione del comune di Ravarino nella bassa pianura modenese.

La messa con il vescovo di Carpi e l'arcivescovo di Modena-Nonantola

Domenica 3 settembre, dopo la presentazione dei lavori, la messa solenne presieduta dal vescovo di Carpi e arcivescovo di Modena-Nonantola, monsignor Erio Castellucci.
Alla riapertura del Santuario dedicato alla Madonna di Monserrat col Bambino, di cui quest'anno ricorre il 400^ anniversario della traslazione, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, insieme alle autorità civili e religiose.

Un intervento per oltre un milione e 600 mila euro

La chiesa, che aveva riportato gravi danni a causa del sisma del 2012, torna accessibile alla comunità dopo un accurato restauro, condotto grazie ai fondi della Regione attraverso la struttura commissariale per oltre 1 milione e 600 mila euro. A questi si erano aggiunti quasi 200 mila euro di donazioni da sms solidali, cifre che hanno consentito di realizzare interventi di ripristino e di consolidamento dell’intero complesso seicentesco, che comprende anche la casa canonica e il campanile.

I lavoro nel Santuario

L’originaria chiesa secentesca fu rinnovata all'inizio del XVIII secolo. L’intervento attuale ha riguardato lavori di restauro con miglioramento sismico dopo che il terremoto del 2012 aveva reso inagibile l’intero complesso, con danni diffusi su tutta la struttura e crolli parziali: dalla facciata alle volte, comprese le murature d’ambito, la copertura, il campanile e la canonica.
Molto importante è stato anche il restauro e il recupero delle finiture e delle decorazioni. Si è anche provveduto a riqualificare il sagrato della chiesa e alla messa a norma degli impianti.

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