La denuncia

Truffato con falso sms della propria banca: prelevati dieci mila euro

Nuovo caso di "smishing" a Modena. La denuncia arriva dalla locale sezione di Codacons

Truffato con falso sms della propria banca: prelevati dieci mila euro
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Attenzione al contenuto degli sms anche se il numero del mittente può sembrare quello della propria banca. La tecnologia avanza a passi da gigante, ma anche i truffatori approfittano di un sistema che può essere pericoloso se non conosciuto perfettamente. E' quanto raccomanda Codacons Modena.

Un sms sul proprio smartphone

MODENA - Un giovane modenese ha ricevuto un SMS sul suo smartphone da un numero identico a quello che la sua banca indica, sulla propria carta intestata, come il numero riservato ai propri clienti. E' presente anche il loghino sempre della sua banca. L'operatore (spacciandosi come incaricato dalla banca) segnala al malcapitato il tentativo di utilizzare il proprio conto per alcune operazioni verso la Svizzera, questi si allerta non riconoscendo quelle operazioni come sue.

Lo tranquillizza

Il falso operatore lo tranquillizza dicendogli che hanno provveduto a bloccare il conto per sicurezza. Il malcapitato è ulteriormente tranquillizzato quando il falso operatore gli chiede di confermare di avere ricevuto, recentemente, un bonifico di 36,26 euro. In effetti la vittima ha ricevuto un bonifico di tale importo da una quindicina di giorni, quest’ulteriore informazione lo tranquillizza ulteriormente al punto che risponde alle domande del falso operatore della banca fornendogli il proprio codice fiscale e alcune cifre del suo pin, non tutto il pin solo una parte dello stesso, con il risultato che il truffatore gli ha svuotato il conto sottraendogli quasi 10.000 euro.

Lo ha visto "in diretta"

L'ironia della vicenda è che il malcapitato, essendo collegato con la sua home banking, ha visto in diretta la propria somma andarsene. Ha immediatamente chiamato la sua banca, attraverso lo stesso numero da cui aveva ricevuto la telefonata dal truffatore.

La sorpresa

L'operatrice vista la tempestività della chiamata ( meno di 5 minuti dal prelievo) l’ha tranquillizzato dicendogli: ci pensiamo noi a bloccare tutto. Altrettanto tempestiva la denuncia presentata ai Carabinieri. Infine la sorpresa che rende la vicenda inquietante: i suoi soldi sono andati sul conto di una certa persona di cui si conosce nome e cognome attraverso un codice iban che corrisponde alla stessa sua banca, filiale diversa, ma stessa banca.

Un invito

Codacons invita tutti coloro che sono state vittime di vicende del genere di rivolgersi (anche) al Codacons per ricevere tutte le informazioni necessarie per fare valere i propri diritti.

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