Una targa per ricordare i versi che il Nobel Giuseppe Montale dedicò alla nostra città
Non è ancora stato deciso in quale portico della città sarà collocata

Una targa commemorativa da apporre “tra i portici modenesi” per omaggiare il poeta Eugenio Montale che a Modena trovò ispirazione per alcuni versi del mottetto “La speranza di pure rivederti”.
Una targa per ricordare i versi di Giuseppe Montale
MODENA - È la richiesta che il Consiglio comunale rivolge all’Amministrazione approvando, all’unanimità, nella seduta di lunedì 7 aprile 2025, la mozione dedicata al premio Nobel per la letteratura nel 1975 e che intende portare alla luce un frammento prezioso della identità culturale modenese. Il documento è stato presentato da Pd, Avs, Pri-Azione, M5s, Modena Civica, Lega Modena, Fratelli d’Italia e Modena per Modena.
Da "le Occasioni"
Illustrando la mozione, Federica Di Padova (Pd) ha ricordato come nel cuore del mottetto “La speranza di pure rivederti”, composto nel 1937 e pubblicato nella raccolta “Le Occasioni”, si annidino alcuni versi “ambientati” proprio a Modena, intrisi della malinconia d’amore per Clizia – all’anagrafe Irma Brandeis, critica letteraria e italianista statunitense – e di una visione simbolica che da decenni appassiona lettori e critici.
Sotto i portici
Nel 1950 il poeta stesso svelò in un articolo sul Corriere della Sera l’origine concreta dell’ispirazione: una passeggiata estiva sotto i portici modenesi, l’incontro con un anziano in divisa che portava al guinzaglio due animali insoliti, “non cani, ma sciacalli”. Da quel giorno, scrisse Montale, “non lessi il nome di Modena senza associarlo a Clizia e ai due sciacalli”. Un’immagine surreale, diventata letteratura.
Legame
La mozione, pertanto, propone di valorizzare questo legame tra la città e il poeta con l’apposizione di una targa, possibilmente proprio sotto quei portici che ispirarono i versi, riportando il testo del mottetto e un omaggio a Montale da parte di Modena.
Un gesto semplice e potente, ha spiegato Di Padova, capace di restituire alla città un frammento poetico della sua memoria e di rendere visibile un legame che profuma di parole, storia e passaggi misteriosi.