Unimore: scoperto nuovo bersaglio terapeutico nei pazienti affetti da mielofibrosi con "metastasi" delle neoplasie del sangue
La mielofibrosi è un tumore che colpisce le cellule staminali del sangue, per la quale non esiste una cura definitiva
Importante risultato nei pazienti affetti da mielofibrosi con "metastasi" delle neoplasie del sangue
Unimore: scoperto nuovo bersaglio terapeutico
MODENA - Ricercatrici e ricercatori del Centro Interdipartimentale di Cellule Staminali e Medicina Rigenerativa (CIDSTEM) di Unimore, coordinati dalla professoressa Rossella Manfredini, hanno caratterizzato i meccanismi coinvolti nell’emopoiesi extramidollare, le “metastasi” delle neoplasie del sangue, nei pazienti affetti da mielofibrosi, identificando un nuovo bersaglio terapeutico. I risultati dello studio, sostenuto da Fondazione AIRC, sono pubblicati sulla rivista internazionale Journal of Cellular and Molecular Medicine del gruppo Wiley.
Che cosa è
La mielofibrosi è un tumore che colpisce le cellule staminali del sangue, per la quale non esiste una cura definitiva. La caratteristica principale della malattia è lo sviluppo di fibrosi a livello del midollo osseo, che ne compromette la funzionalità. Come conseguenza, le cellule staminali tumorali lasciano il midollo osseo, entrano in circolo e colonizzano la milza, determinandone un importante aumento delle dimensioni e compromissione delle condizioni cliniche del paziente, che nei casi più gravi deve essere sottoposto all’asportazione della milza.
Poca chiarezza
Fino ad oggi non erano chiari i meccanismi cellulari e molecolari che provocano la colonizzazione della milza da parte delle cellule staminali tumorali del sangue, e quindi non erano disponibili terapie capaci di inibire la diffusione delle cellule maligne nella milza e nei tessuti del paziente. Una nuova strategia per inibire questo processo arriva dai ricercatori e dalle ricercatrici del Centro Interdipartimentale di Cellule Staminali e Medicina Rigenerativa (CIDSTEM) di Unimore.
Mediata da una proteina
Lo studio, pubblicato su Journal of Cellular and Molecular Medicine del gruppo Wiley, una rivista di rilievo internazionale nell’ambito della medicina di precisione, ha permesso di dimostrare che l’interazione tra monociti e cellule staminali emopoietiche tumorali che determina la diffusione delle cellule staminali maligne nei pazienti con mielofibrosi è mediata dalla proteina di membrana CD44.
Gruppo di lavoro
La ricerca, sostenuta da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, è stata coordinata dalla professoressa Rossella Manfredini, responsabile del programma di Genomica e Trascrittomica del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari e del gruppo di ricerca di Analisi Multi-Omica e Funzionale di Cellule Staminali Emopoietiche in Neoplasie Emopoietiche Mieloidi del Dipartimento di Scienze Biomediche Metaboliche e Neuroscienze.