Sanità

Vaccinazione antinfluenzale: somministrate oltre 155 mila dosi

Anche a gennaio e febbraio sarà possibile vaccinarsi presso il proprio medico o le farmacie aderenti alla campagna

Vaccinazione antinfluenzale: somministrate oltre 155 mila dosi
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Attenzione particolare agli over 60 e alla fascia 6 mesi-6 anni

Vaccinazione

MODENA - Continuerà anche nei mesi di gennaio e febbraio 2025  la campagna vaccinale antinfluenzale. In vista del picco, previsto nelle prossime settimane, l’Azienda USL di Modena ricorda, a chi non l’avesse ancora fatto, l’importanza di vaccinarsi per proteggersi dalle complicanze più gravi della malattia.

155 mila dosi

Secondo gli ultimi dati disponibili (aggiornati al 7 gennaio) ad oggi sono state somministrate oltre 155mila dosi, di cui oltre 140mila effettuate presso gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e Pediatri, che si confermano il canale principale di adesione insieme alle farmacie (l’elenco aggiornato di quelle aderenti alla campagna è disponibile sul sito della Regione Emilia-Romagna), altro presidio fondamentale sul territorio.

9 mila dosi per gli under 14

Per quanto riguarda i minori di 14 anni, sono oltre 9mila quelli che hanno aderito alla campagna vaccinale fino ad oggi. Fascia particolarmente fragile è quella 0-4 anni dove coesistono anche altre patologie come le bronchioliti, sulla quale è stata promossa una rinnovata attenzione, visto anche l’ampliamento della vaccinazione gratuita alla fascia 6 mesi-6 anni anche senza patologie. Per richiedere la vaccinazione dei propri figli, le famiglie possono rivolgersi in particolare alle Pediatrie di Comunità presenti in provincia.

Gratis

La vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni, alle donne in gravidanza, indipendentemente dall’età gestazionale e a quelle che hanno appena partorito, alle persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi–59 anni con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza (compresi i conviventi), ai residenti in strutture assistenziali e lungodegenze di qualunque età, ai medici e agli operatori sanitari, alle persone addette a servizi pubblici di primario interesse collettivo, ai donatori di sangue, ai volontari in ambito sociosanitario e a chi, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

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