La decisione

Vignola Città 30: il Comune conferma l'introduzione in diverse strade cittadine del limite dei 30 chilometri orari

In questo modo la città si conferma la prima in provincia di Modena ad adottare questo provvedimento sul traffico stradale

Vignola Città 30: il Comune conferma l'introduzione in diverse strade cittadine del limite dei 30 chilometri orari
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Il Comune di Vignola ha deciso di introdurre i 30 km/h in varie strade della città.

Vignola Città 30

VIGNOLA - “I test effettuati e il confronto con i cittadini ci confermano che la Città 30 è la giusta direzione da prendere”: nel corso dell’incontro pubblico dal titolo “Vignola va veloce”, tenutosi sabato 24 febbraio, la sindaca Emilia Muratori ha annunciato la decisione dell’Amministrazione di Vignola che, prima città in provincia di Modena, ha deciso di passare dalla fase della sperimentazione a quella dell’introduzione strutturale del limite dei 30 chilometri orari in molte delle strade cittadine.

Non ancora decise le tempistiche

Le modalità e le tempistiche della misura non sono ancora state definite visto che l’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, si sta ancora confrontando con il Ministero dei Trasporti che ha, da poco, emanato una Direttiva in materia che individua le caratteristiche delle strade in cui può essere introdotto il limite dei 30 chilometri orari.

Procederemo nel rispetto della normativa attuale – ha confermato nel corso del suo intervento Emilia Muratori – ma la decisione è stata presa. Una parte minoritaria delle strade vignolesi rimarrà con l’attuale limite dei 50 chilometri orari, le altre strade saranno ai 30 chilometri orari. Si tratta di un provvedimento preso per tutelare pedoni e ciclisti, con l’obiettivo di diminuire l’incidentalità e rendere più sicure le nostre strade. Nelle prossime settimane lavoreremo, insieme agli uffici comunali e alla Polizia locale dell’Unione Terre di Castelli, per rendere concreta questa misura”.

Coinvolgimento dei cittadini

Nel corso dell’incontro pubblico i consulenti di Aiforia e Punto3 Andrea Burzacchini, Giulia Sabattoli e Paolo Fabbri hanno spiegato i risultati del percorso partecipativo che ha visto il coinvolgimento dei cittadini attraverso incontri pubblici e la somministrazione di questionari online e cartacei.

Oltre il 50 per cento

Il 55% degli intervistati (quasi 700 persone tra partecipanti agli incontri e compilatori dei questionari) ha espresso parere favorevole alla stabilizzazione del limite dei 30 chilometri orari dopo le fasi test effettuate, in autunno, nella zona di via Resistenza e in quella di Brodano. Il preside dell’Istituto superiore Levi Luigi Vaccari ha fatto il punto sulla introduzione della strada scolastica, misura che, dall’8 gennaio scorso, riguarda strutturalmente le vie davanti all’ingresso delle scuole elementari Mazzini, delle medie Muratori e delle superiori Paradisi e Levi.

E’ intervenuto anche l’ex assessore del Comune di Bologna Andrea Colombo, ora tecnico della Fondazione per l’innovazione urbana di Bologna, che si è collegato online da Roma dove era stato chiamato in qualità di relatore di un incontro pubblico, promosso da Legambiente, dal titolo “Città 30, sicurezza e ciclabilità”. Hanno poi preso la parola il comandante della Polizia locale UTC Pierpaolo Marullo e due studentesse dell’Istituto Paradisi, Alessia Quartieri e Matilde Marinelli, reduci da una gita di istruzione a Friburgo, una delle prime città europee ad avere introdotto misure strutturali di mobilità sostenibile.

Una giusta direzione

A fine gennaio, con il voto del Consiglio comunale, abbiamo adottato l’aggiornamento del PUT, il Piano Urbano del Traffico – ha concluso Emilia MuratoriIl documento detta le linee di indirizzo per una mobilità più sostenibile nel territorio cittadino. Molti dei progetti che abbiamo concluso o su cui stiamo lavorando vanno in quella direzione: i nuovi tratti di ciclabile finanziati con le risorse del “Bike to work”, la nuova rotatoria della Pieve, le ciclabili sulla tangenziale e su via Plessi, le future rotatorie sul nodo viario via Di Mezzo/Plessi/Modenese. I risultati dei test e del percorso partecipativo ci confermano che questa è la giusta direzione da intraprendere”.

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