Pavullo nel Frignano

36enne torna in carcere per violazione delle prescrizioni

A lui viene contestata la devastazione in parte delle sale del pronto soccorso dell'ospedale pavullese

36enne torna in carcere per violazione delle prescrizioni
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Nella tarda serata di lunedì 24 febbraio 2025, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pavullo nel Frignano e della Stazione di Serramazzoni hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di un indagato tunisino 36enne, condotto in carcere in stato di custodia cautelare.

36enne torna in carcere

PAVULLO NEL FRIGNANO - L’interessato, tratto in arresto in flagranza di reato lo scorso 10 febbraio dopo che aveva – in evidente stato di ubriachezza – devastato parte degli arredi del pronto soccorso dell’ospedale pavullese, era stato processato per direttissima e sottoposto all’obbligo di presentazione il lunedì e il venerdì alla polizia giudiziaria.

Un esercente

L’applicazione di tale misura coercitiva non ha tuttavia suggerito all’uomo di tenere una condotta  corretta dato che, già qualche ora dopo l’udienza, ha molestato  un esercente di Serramazzoni pretendendo, nonostante un evidente stato di ebbrezza alcolica, di consumare dei liquori. Infastidito dal diniego, ha danneggiato tavolini e sedie del locale utilizzando un martello e ha cessato  il suo atteggiamento solo all’arrivo dei Carabinieri, che lo hanno denunciato  in stato di libertà per danneggiamento e minaccia.

Un cittadino

Qualche sera dopo l’interessato ha preteso  con insistenza di essere ospitato nell’abitazione di un privato cittadino che, preoccupato, ha chiamato i Carabinieri che lo hanno allontanato  dal luogo.

In carcere

Nel frattempo il nordafricano non ha rispettato la prescrizione imposta dal Giudice di Modena di presentarsi due giorni alla settimana per l’obbligo di firma al Comando Arma. Le continue violazioni hanno indotto  i militari ad inoltrare un dettagliato rapporto alla Procura della Repubblica di Modena, con richiesta  al Giudice del Tribunale di Modena l’aggravamento della misura in essere con quella della custodia cautelare in carcere, richiesta che è stata  accolta ed eseguita con l’accompagnamento dell’interessato alla casa circondariale di Modena.

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