L'iniziativa

Appello dei sindaci di Modena contro il gioco d’azzardo

Il gioco d'azzardo è sempre più un fenomeno di estrema gravità sociale

Appello dei sindaci di Modena contro il gioco d’azzardo

E’ stato diffuso nella giornata di venerdì 5 dicembre 2025 un appello firmato da tutti i sindaci modenesi oltre a quello del Presidente della Provincia di Modena Braglia per una campagna di  sensibilizzazione rispetto al tema del Gioco d’Azzardo Patologico (GAP). Questo il testo della lettera inviata agli organi di informazione

Appello dei sindaci di Modena contro il gioco d’azzardo

MODENA – Il gioco d’azzardo, anche legale, è oggi una vera piaga sociale. Il confine tra il “gioco” occasionale e il Gioco d’Azzardo Patologico, comunemente definito ludopatia, è molto sottile e fragile. Gli effetti negativi a livello sociale, sulla vita delle persone e delle famiglie sono spesso devastanti, così come le conseguenze sulla spesa sanitaria e per gli Enti Locali, primo punto di riferimento per i cittadini in difficoltà.

Oltre 157 miliardi di euro

I dati più recenti ci dicono che in Italia nel 2024 sono stati “investiti” nel gioco d’azzardo, fisico o online, 157 miliardi di euro, corrispondenti al 7,2% del PIL nazionale, con 23 miliardi persi. Si evidenzia un aumento sull’anno precedente del 6,6% delle risorse investite nel gioco d’azzardo che dal 2019 al 2024 è cresciuto del 42,5%.

I modenesi hanno speso 1,57 miliardi di euro

Nell’arco del 2023 i modenesi e le modenesi hanno speso nell’azzardo 1,57 miliardi di euro, perdendone 275 milioni, nel tentativo di ottenere un cambiamento radicale della propria vita grazie ad un tasto, ad un biglietto, ad un numero.

In forte aumento

Ricerche specifiche come quelle realizzate nell’Area Nord e nell’Unione Terre d’Argine ci dicono che è in forte aumento il gioco d’azzardo tra giovani e giovanissimi, anche nella fascia d’età delle scuole superiore con casi anche alle scuole medie, in particolare per il gioco online, anch’esso in forte crescita.

Cambio di rotta

Sono dati drammatici che richiedono un cambio di rotta e un forte impegno da parte di tutti: della politica, del sistema educativo, delle AUSL, degli Enti Pubblici e del mondo dell’informazione e della comunicazione. Dei 157 miliardi giocati nel 2024, la quota di gioco fisico è di 65,3 miliardi. Un ruolo importante continua a giocarlo il “Gratta&Vinci”

Meccanismo perverso

È il gioco più facile, alla portata di tutti, apparentemente innocuo e spesso non percepito come gioco d’azzardo. Il Gratta&Vinci è un gioco dal meccanismo perverso, perché distribuisce poche vincite sostanziose ma con frequenza di vincite molto basse, continuamente reinvestite nel gioco, favorendo il diffondersi della dipendenza.

Dipendenze

Le dipendenze sono in costante aumento, in tutte le fasce di età e i numeri di accesso agli sportelli di supporto ai giocatori (diversi attivi anche in Provincia di Modena) e ai servizi dei SerDP, pur in aumento costante, sono una minima parte del grande “sommerso” che nascondono. Rispetto ad altre dipendenze, come quelle da sostanze, il gioco è meno percepito come “malattia” e insorgono per i ludopatici meccanismi di vergogna, di autodifesa, di difficoltà nel chiedere aiuto.
Il gioco legale crea naturalmente forti entrate per lo Stato grazie alla tassazione: più si gioca, più il vizio si diffonde e più lo Stato incassa e anche per questa evidente contraddizione è difficile contrastarlo e limitarlo e da molti anni si susseguono, senza grande successo, proposte di legge in tal senso. I costi sono invece distribuiti tra la Sanità Pubblica e gli Enti locali che intercettano sempre più di frequente persone e famiglie che chiedono aiuti e sostegni a causa dell’indebitamento per il gioco d’azzardo.

Contrastare

Regione, AUSL e gli Enti locali sono impegnati da tempo nel cercare di contrastare la diffusione del gioco e la cultura dell’azzardo, contenerne gli effetti negativi, supportare persone e famiglie. Impegno profuso sia a livello normativo (ricordiamo la legge su distanziometro, le ordinanze  di limitazione degli orari, ecc…) sia con numerosi progetti culturali, educativi, informativi e di sostegno legale ed economico a persone e famiglie.

No alla pubblicità

Tra le proposte di legge avanzate, anche quelle per impedire in via definitiva, o almeno diminuire fortemente, la pubblicità al gioco d’azzardo. La legislazione italiana attuale vieta la pubblicità sul gioco d’azzardo con il “Decreto Dignità” del 2018, che proibisce ogni forma di pubblicità, anche indiretta, su qualsiasi mezzo. Tuttavia, come sappiamo, la norma è sistematicamente aggirata in particolare per le società di gioco online.

Il ruolo dei media

Ancora più importante quindi, in un contesto contraddittorio, il ruolo dei media e di chi fa informazione e comunicazione. Per questo lanciamo un invito e un appello al mondo dell’informazione e della comunicazione perché sia nostro alleato nel contrastare il Gioco d’Azzardo Patologico e la cultura della vincita e dell’arricchimento facile.

Lavoriamo assieme

Lavorando insieme possiamo ottenere importanti effetti e risultati. Limitando l’enfatizzazione delle grosse vincite con Gratta&Vinci, Lotto, Enalottto e altri giochi di questo tipo possiamo evitare di indurre inconsapevolmente al gioco sollecitando, in particolare, i soggetti più fragili a tentare l’emulazione o rischiando di diffondere l’idea fuorviante che la vincita sia facile, almeno possibile, addirittura che convenga tentare, contro ogni logica del calcolo delle probabilità.

Informazioni corrette

Quando queste notizie sono pubblicate, crediamo sia utile affiancarle con informazioni puntuali e corrette sui rischi del gioco d’azzardo, sulle probabilità (molto più numerose che quelle di diventare milionari) di trasformare il gioco in dipendenza, riportando tutti gli aspetti negativi e patologici, i dati locali e nazionali sul gioco e informando su strumenti e servizi disponibili sul territorio per uscire dalla condizione di giocatore d’azzardo patologico (associazioni attive, sportelli, supporto psicologico, assistenza legale per il sovraindebitamento, campagne informative, ecc…).

Di estrema gravità sociale

E’ un appello che, come Sindaci, ci sentiamo di fare perché si tratta di un fenomeno – per i livelli raggiunti – abbastanza recente, poco affrontato e conosciuto ma di estrema gravità sociale e con un potenziale di crescita purtroppo ancora molto ampio (basti pensare che si stanno iniziando a diffondere le macchinette distributrici dei Gratta&Vinci, dove basta la tessera sanitaria per accedere, ampliando così a dismisura le possibilità di accesso a qualsiasi ora e per qualsiasi fascia di età). Serve dunque un contributo davvero di tutti.