Arrestato 29enne per resistenza aggravata a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere
L'uomo non è nuovo ad atti di autolesionismo e di violenza

Un 29enne è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale dopo aver dato in escandescenze in una pizzeria di Sassuolo.
Arrestato 29enne
SASSUOLO - Nella notte tra domenica e lunedì 5 maggio 2025, davanti ad una conosciuta pizzeria della via Panaro di Sassuolo, un uomo 29enne di origini marocchine ha iniziato a dare in escandescenze con il titolare dell’esercizio, pretendendo di asportare due bottiglie di birra senza pagare. Al diniego, il ragazzo, evidentemente già in stato di agitazione per probabile abuso di sostanze alcoliche, ha iniziato a minacciare il gestore che a quel punto si è visto costretto a richiedere l’intervento dei Carabinieri.
Bottiglia rotta
In pochi minuti, un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sassuolo, giunto sul posto, si è imbattuto nel giovane esagitato che, alla vista dei militari, ha iniziato a minacciarli brandendo con la mano destra il collo di una bottiglia rotta. La tensione è salita in pochi secondi, quando, con il medesimo coccio di vetro, lo straniero si è anche praticato dei tagli sul braccio sinistro, indirizzando poi l’oggetto tagliente ed insanguinato in direzione dei militari.
Pistola taser
È stato quindi necessario azionare la pistola taser come deterrente, per convincere il giovane a desistere, pena l’utilizzo dell’arma. Arrestato e trattenuto negli uffici del Comando, il 29enne è stato condotto dinanzi al Giudice competente per l’udienza di convalida ed il rito direttissimo, come disposto dal Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Modena.
Non ricordava nulla
In sede di convalida, sull’accusa per resistenza aggravata dalla minaccia dell’uso di un’arma – per l’appunto il coccio di vetro utilizzato anche contro se stesso – il giovane non ha inteso fornire dichiarazioni, dichiarando di non ricordare nulla a causa del suo stato di ubriachezza. Il Giudice, all’esito del giudizio, ha comminato allo straniero la misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria, ossia di firma presso la caserma dei Carabinieri di Sassuolo.Il giovane marocchino non è nuovo ad episodi di autolesionismo, al punto che, il 20 aprile scorso (il giorno di Pasqua), la Stazione Carabinieri di Sassuolo, dopo averlo rintracciato sulla pubblica via sanguinante ed in stato di fortissima agitazione – impedendogli di praticarsi ulteriori tagli sul corpo – lo aveva avviato ad Accertamento Sanitario Obbligatorio, con l’intervento del Medico di Guardia del presidio sanitario sassolese, all’esito del quale, il giovane era stato dimesso senza ulteriori provvedimenti dall’Ospedale Civile di Baggiovara.