la sentenza

Con lo spray al peperoncino avevano causato una strage in discoteca a Corinaldo: pene aumentate ai giovani modenesi

La Corte d'Appello, dopo aver analizzato gli elementi, ha riconosciuto l'accusa associativa oltre ai reati di omicidio preterintenzionale, lesioni, furto e rapina al concerto di Sfera Ebbasta.

Con lo spray al peperoncino avevano causato una strage in discoteca a Corinaldo: pene aumentate ai giovani modenesi
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Con lo spray al peperoncino avevano causato una strage a Corinaldo: pene aumentate ai giovani modenesi.

Con lo spray al peperoncino avevano causato una strage

MODENA - Aumentate in Appello le condanne per i sei giovani della Bassa Modenese che, secondo l'accusa, avrebbero spruzzato spray al peperoncino per commettere furti e rapine durante il concerto del trapper Sfera Ebbasta a Corinaldo, provocando una ressa nella quale sono morti 5 minorenni e una mamma di 39 anni.

La Corte d'Appello, dopo aver analizzato gli elementi, ha riconosciuto l'accusa associativa oltre ai reati di omicidio preterintenzionale, lesioni, furto e rapina.

Le pene più severe per Ugo Di Puorto, 12 anni 6 mesi e 20 giorni e Raffaele Mormone, 12 anni 5 mesi e 20 giorni. Per gli altri, ovvero Badr Amouiyah, Souhaib Haddada, Moez Akari e Andrea Cavallari sono scattate pene tra i 10 anni e 9 mesi e gli 11 anni e 10 mesi.

La vicenda nel dicembre 2018

La tragedia si era consumata nella notte tra il 7 e 8 dicembre 2018 a Corinaldo, in una discoteca della provincia di Ancona.

I giovani hanno spruzzato dello spray al peperoncino all'interno del locale dove stava per esibirsi il rapper milanese Sfera Ebbasta. Un gesto senza senso, secondo le primissime ricostruzioni, che ha costretto la folla di ragazzi accalcati alla discoteca Lanterna Azzurra a Madonna del Piano di Corinaldo a cercare la via di fuga perché intossicati dalla sostanza urticante.

Una strage

Sei persone sono rimaste sotto la folla, schiacciate: cinque minorenni, di cui due ragazzi e tre ragazze, e la mamma di una ragazzina che si trovava al locale per accompagnare la figlia insieme al marito. Troppo gravi le lesioni riportate: i soccorritori del 118 non hanno potuto salvare la vita ai ragazzini e alla mamma. Oltre cento persone sono rimaste ferite travolte dalla calca.

Secondo l'accusa, Ugo Di Puorto era la mente del gruppo di sei giovani che nella serata tra il 7 e l'8 dicembre 2018 avrebbe dovuto rapinare i presenti al concerto di Sfera Ebbasta durante la serata presso La Lanterna Azzurra di Corinaldo. Come riporta Fanpage, Di Puorto, figlio di un boss, aveva nel modenese diversi interessi criminali. Con giovanissimi però aveva preso a compiere anche piccole rapine all'interno dei locali, tutte con l'ausilio dello spray al peperoncino. Insieme ai giovani coinvolti nella strage, aveva portato alcuni gioielli sottratti nella discoteca a un Compro Oro di Castelfranco.

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