Due infermieri picchiati all'Intensiva cardiologica di Baggiovara
Per la Cisl "c’è tutto quel che serve per vedere gli aggressori sbattuti in galera e sanzionati come prevedono le nuove norme"
Nuove aggressioni nei confronti di sanitari: questa volta non più solo in un Pronto Soccorso, ma anche in un reparto ospedaliero di Modena.
Due infermieri picchiati
MODENA - Grave aggressione lunedì 28 ottobre 20o24 di mattina ad un infermiere della terapia intensiva cardiologica dell’ospedale civile di Baggiovara. In un’attività di routine del giro prelievi dei degenti ricoverati nel reparto, una paziente, dopo uno scambio di battute sulla prassi dei prelievi venosi, ha contattato due familiari che fuori, dall’orario di visita, hanno prima minacciato verbalmente e poi picchiato con violenza al volto e all’addome due infermieri colpendoli con dei pugni.
Continue aggressioni
Ormai le aggressioni ai sanitari non accadono più solo al Pronto Soccorso, ma anche in altri reparti ospedalieri particolarmente delicati come la terapia intensiva e come in questo caso hanno visto come vittima due infermieri: uno che vanta una lunga esperienza professionale, mentre l'altro è stato violentemente percosso perché intervenuto in difesa del collega.
Abbandonati
Anche qui - scrive la Cgil in una nota - troviamo lavoratori completamente abbandonati al proprio destino e oggi più che mai servono procedure per disinnescare momenti di tensione anche in luoghi in cui le aggressioni non erano mai capitate in precedenza. Serve più controllo da parte dell’azienda ospedaliera durante la presenza dei parenti nei reparti. Chiediamo che l’azienda ospedaliera possa costituirsi parte civile non solo per danni alle cose, ma anche per le aggressioni fisiche e verbali al personale. E’ inaccettabile che un sanitario impegnato in un’attività di cura venga malmenato in modo così brutale da avere 10 giorni di prognosi al PS.
Far west
Per la Cisl siamo di fronte ad
"Un far west inaccettabile, oltre che cafone e animalesco, che conferma l’urgente necessità di rapide misure di protezione per i nostri sanitari. l personale del reparto si è dovuto fermare a causa di quello che è descritto come uno scenario apocalittico in un luogo di cura, tra lo sgomento dei pazienti. Si tratta di interruzione di pubblico servizio, ci sono i testimoni, c’è tutto quel che serve per vedere gli aggressori sbattuti in galera e sanzionati come prevedono le nuove norme. Ce lo auguriamo ma, purtroppo, non sarà sufficiente".