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Evasione fiscale, scoperto a Modena un Bed and Breakfast abusivo

L'attività era addirittura presente sulle piattaforme online sin dal 2018

Evasione fiscale, scoperto a Modena un Bed and Breakfast abusivo
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A Modena la Polizia Locale ha scoperto e sanzionato due persone per aver messo in piedi un b&b totalmente abusivo.

Bed and Breakfast abusivo

MODENA - Era sconosciuto al fisco un bed and breakfast della zona dell’Area nord della città finito nelle scorse settimane al centro degli accertamenti del nucleo Antievasione tributaria della Polizia locale di Modena.

Il b&b è stato scoperto dagli operatori del Quartiere 2 durante le attività di presidio del territorio e, una volta avviate le verifiche, è emersa l’attività di “house” prenotabile tramite alcune piattaforme online su cui peraltro l’appartamento era pubblicizzato sin dal 2018 con due differenti denominazioni.

I titolari, una 63enne e un 57enne modenesi, non avevano però presentato negli uffici comunali la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), necessaria per le strutture ricettive.

Scattate le sanzioni

Alla luce della mancanza dei permessi, per la 63enne e il 57enne sono scattate due sanzioni da 500 euro, una per ciascuna denominazione del b&b, per un totale di mille euro; inoltre, sono stati informati i servizi comunali che si occupano di verificare il pagamento delle imposte comunali di Tari e Imu e dell’Imposta di soggiorno, il cui eventuale mancato versamento potrà far scattare il recupero delle somme da parte dell’Amministrazione.

Infine, della vicenda è stata informata l’Agenzia delle entrate, attraverso un’informativa, per l’approfondimento su possibili condotte evasive.

Altri casi di abusivismo

L’episodio del b&b è solo uno dei numerosi casi trattati dal nucleo Antievasione tributaria della Polizia locale, che si occupa di evasione ed elusione fiscale e contributiva, concentrandosi in particolare sulle imposte comunali.

Sempre nelle scorse settimane gli operatori del Comando di via Galilei hanno scoperto, infatti, un appartamento affittato in “nero” nella zona di piazzale Risorgimento. L’alloggio, di proprietà di un 48enne modenese, era stato dato in locazione a tre cittadini senza stipulare il regolare contratto di affitto e senza informare la Questura entro 48 ore dall’insediamento delle persone, come previsto dalla normativa di pubblica sicurezza.

Per l’uomo, quindi, è scattata una sanzione amministrativa da 900 euro e pure in questa circostanza sono in corso accertamenti finalizzati ad accertare il versamento di Tari e Imu.

Attenzione costante

I due casi confermano l’attenzione dell’Amministrazione comunale nei confronti del contrasto al fenomeno dell’abusivismo nel settore degli alloggi temporanei, anche in funzione dell’incremento dei flussi turistici che dopo il Covid stanno interessando il territorio modenese.

I controlli rigorosi svolti dalla Polizia locale vanno infatti a garanzia dei clienti, le persone che scelgono di visitare Modena con la consapevolezza di poter usufruire di un’offerta ricettiva regolare e di qualità, ma sono volti anche a prevenire possibili situazioni di concorrenza sleale nel mercato di un settore in crescita.

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