Faceva da prestanome per auto "fantasma" utilizzate per rapine: bloccato mentre fuggiva
L'uomo è risultato proprietario di 240 auto, alcune sequestrate proprio perché usate per compiere furti
Un 32enne straniero con residenza a Carpi è stato arrestato per aver fatto da prestanome per auto che venivano poi utilizzate per furti in abitazione.
Auto "fantasma" utilizzate per rapine
MODENA - Il territorio modenese ma non solo, nei periodi più freddi e caratterizzati da meno ore di luce, è spesso teatro di furti in abitazione da parte di vere e proprie bande di ladri originari dell'est.
Per poter portare a termine i loro colpi, però, hanno bisogno di veicoli idonei e difficili da tracciare, capaci di sfuggire ai controlli.
Individuato il prestanome
Ed era proprio di questo che si occupava un 32enne romeno residente a Carpi al centro di un'inchiesta sviluppata sul territorio regionale.
Dalle indagini è emerso che l'uomo è possessore di P.Iva e proprietario di ben 240 auto, alcune delle quali sequestrate in passato proprio perché utilizzate per compiere furti.
Com'è partita l'indagine
Tutto ha avuto inizio con un normale controllo stradale: la Polizia ha fermato un gruppo di scassinatori e oltre a trovarli in possesso di arnesi utilizzati nei colpi, l'auto su cui viaggiavano è risultata intestata proprio al 32enne.
L'uomo era già noto alle autorità per aver ottenuto targhe prova per i mezzi di sua proprietà grazie allo spostamento di residenze fittizie tra Ravenna, Faenza e Cesenatico.
Un danno di oltre 150mila euro
Oggi il 32enne risulta indagato dalla Procura modenese per falso ideologico in atto pubblico commesso da ufficiale indotto in errore e truffa aggravata ai danni dello Stato. Sembra abbia provocato un danno erariale di 150mila euro, senza considerare l'evasione fiscale globale, dal momento che era completamente sconosciuto al fisco.
Il 9 gennaio scorso era stato già introdotto un blocco anagrafico alla motorizzazione, proprio per impedire all'uomo di acquistare ulteriori mezzi.
Ha tentato la fuga
Sapendo ormai di essere ricercato, il 32enne ha lasciato Carpi. O almeno ci ha provato, dal momento che è stato subito intercettato e bloccato su un autobus diretto in Slovenia.