Giovani modenesi fermati con droga a Scandiano
Durante una operazione condotta dalla locale Tenenza dei Carabinieri fermati alcuni modenesi che assieme a coetanei reggiani avevano droga nei pressi della scuole di Scandiano

Assieme a dei ragazzi che risiedono nel reggiano.
Denunciati per spaccio
MODENA - Lo scorso 9 febbraio 2025 intorno alle ore 8 sono stati notati in atteggiamento sospetto, vicino un’autovettura, in via delle scuole di Scandiano dai militari della locale Tenenza intenti a svolgere un servizio perlustrativo e di controllo del territorio sono stati avvicinati per un controllo e identificati in 4 giovani di età compresa fra i 23 ed i 27 anni.
Nervosismo
I quattro all’atto del controllo, hanno manifestato sin da subito un ingiustificato nervosismo, mostrando chiari segni di agitazione, tanto da insospettire i militari che hanno approfondito i controlli riuscendo a spiegarsi i motivi di tale stato d’animo.
Diverse sostanze
Infatti a seguito di approfondimenti, nell’abitacolo dell’autovettura di proprietà di uno dei quattro ragazzi sono state recuperate: 6 pasticche di sostanza stupefacente del tipo metanfetamina del peso di oltre 3 grammi, sostanza stupefacente del tipo cocaina suddivisa in due involucri termosaldati, del peso circa 1 grammi, e circa 4 grammi di altra sostanza stupefacente di tipo cocaina custodita in un involucro di plastica, di cui tutti e quattro i ragazzi hanno confermato la disponibilità di tutti e quattro occupanti del veicolo.
Denunciati
Per questi motivi, con l’accusa di detenzione a i fini di spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri della tenenza di Scandiano hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, quattro giovani di età compresa fra i 23 ed i 27 anni residenti fra Scandiano e la provincia di Modena.
Ulteriori indagini
Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.