discriminazione

Gli insulti (sgrammaticati) alla fotografa Rita Basta

"Modena 2022...dopo 40 anni vissuti qui torno al 'mio paese' nello stesso modo in cui sono stata accolta, ma vi voglio bene lo stesso".

Gli insulti (sgrammaticati) alla fotografa Rita Basta
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MODENA - Dopo 40 anni di attività di fotografa lascia la città per tornare nella sua terra di origine, ma viene ricoperta di insulti.

La fotografa Rita Basta e gli insulti sulla serranda del negozio

Rita Basta chiude il suo negozio di fotografia a Modena per tornare nella sua Manfredonia e si ritrova sulla serranda un biglietto di insulti. “Torna al tuo paese” è uno dei due cartelli che Rita Basta, 40enne fotografa professionista, ha trovato davanti alla saracinesca abbassata del suo negozio di Modena, dove era arrivata per studiare e in cui aveva avviato la sua attività.

La riflessione della fotografa sulle discriminazioni

Ancora Rita: "Avviso ai naviganti, agli amici reali e virtuali: vi ringrazio tutti per la solidarietà; ho pubblicato questo "simpaticissimo" biglietto di addio non per una questione mia personale (so benissimo che c'è stima reciproca con tutti), ma perché non tollero che nel 2022 e con tutto quello che abbiamo e stiamo ancora passando, ci siano ancora in giro soggetti che fanno distinzione tra nord e sud, alto e basso, verde e arancione. Ognuno di noi è un essere umano unico e ha bisogno dell'altro per vivere. Fino a quando non ci renderemo conto che siamo persone che respirano la stessa aria, guardano tutte lo stesso cielo e calpestano la stessa terra non andremo da nessuna parte. Io, nel mio piccolo, continuerò a combattere affinché questo si realizzi. Sono pazza, illusa, irrealista? Può darsi, ma questo non cambierà il mio essere. Vi voglio bene".

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