la tragedia

II fiume Secchia ha restituito il corpo di Yahya

Il giovane 18enne è affiorato a circa cinquecento metri dal luogo dell'incidente

II fiume Secchia ha restituito il corpo di Yahya
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Dopo giorni di incessanti ricerche, il fiume Secchia ha restituito il corpo di Yahya.

Le ricerche si erano spostate verso la zona di Ponte Alto

MODENA - Si sono concluse nel primo pomeriggio del 18 giugno le ricerche di Yahya Hkimi, il giovane 18 enne, padre tunisino e madre marocchina, vittima di un incidente nei pressi della briglia del fiume Secchia a Marzaglia vecchia, una frazione di Modena.

Nella giornata sabato 17 giugno, le ricerche si erano spostate più a valle ed era stato necessario chiudere temporaneamente la strada a Ponte Alto per consentire al nucleo dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco, di calare in acqua i gommoni per continuare le ricerche.

Il ritrovamento nel primo pomeriggio di oggi

Erano le 14.30 quando una squadra fluviale dei vigili del fuoco hanno trovato il corpo del ragazzo in una ansa del fiume a circa cinquecento metri dal luogo della disgrazia.

Un gioco finito in tragedia

Come ha dichiarato l'amico 17enne alla polizia mercoledì scorso, probabilmente per gioco, Yahya gli ha chiesto di riprenderlo con il cellulare mentre fingeva di essere portato via dalla corrente.

Si è tuffato una prima volta, poi una seconda volta. La terza è stato trascinato via dalla forte corrente senza più riemergere. Anche oggi il padre della vittima era presente lungo l'argine del fiume Secchia mentre seguiva le operazioni di ricerca. A seguito del nulla osta del magistrato il corpo è stato messo a disposizione della medicina legale (t.t.)

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