Modena

Indagine rapina Unicredit in via Corassori: la Polizia di Stato arresta un terzo complice "grazie a frammenti papillari"

Il colpo all'Istituto di credito avvenne nel luglio dello scorso anno

Indagine rapina Unicredit in via Corassori: la Polizia di Stato arresta un terzo complice "grazie a frammenti papillari"
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Mercoledì 21 febbraio 2024 la Polizia di  Stato di Modena ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Modena, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di  un uomo italiano di 52 anni residente a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, con precedenti penali in materia di reati contro il patrimonio, gravemente indiziato  di rapina pluriaggravata commessa il 21 luglio 2023 alla sede UniCredit di viale Corassori a Modena.

Gravi indizi

MODENA - La  minuziosa attività  di  indagine condotta   dalla  Squadra Mobile sotto la direzione del Pubblico Ministero, tuttora in corso e finalizzata all’individuazione di altri complici, ha permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico del terzo indagato arrestato mercoledì. Decisiva è stata l’immediata analisi  delle  immagini riprese dalle telecamere comunali dei transiti  cittadini  e di quelli di un limitrofo centro commerciale.

Materiale rinvenuto all'interno auto

In particolare, dopo l’arresto di due degli uomini gravemente indiziati  della rapina- uno in flagranza di reato, l’altro a seguito di ordinanza di custodia  cautelare eseguita il 26 agosto 2023 – sono state sviluppate ulteriori attività d’indagine che si sono concentrate sull’autovettura, parcheggiata nel retro dell’istituto di credito, utilizzata dai rapinatori per raggiungere il luogo del delitto e sul materiale  rinvenuto all’interno della stessa.

Sulla maniglia dell'auto e in una bottiglia

Determinanti  sono stati i rilievi tecnici effettuati dalla Polizia   Scientifica,  che  hanno permesso di recuperare frammenti papillari  riferibili  all’indagato sulla maniglia di detta autovettura, tracce  di DNA su una bottiglia presente all’interno dell’abitacolo, e altre impronte papillari sopra entrambi  i biglietti autostradali, recuperati  grazie all’analisi dei varchi autostradali che hanno consentito di ricostruire il percorso dell’auto impiegata dai rapinatori per raggiungere la citta di Modena.

Nel corso dell’esecuzione della  misura cautelare, svolta  dalla  Squadra Mobile di  Modena, con  la collaborazione di personale del  Commissariato di  P.S. di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, sono stati sequestrati dei dispositivi cellulari e delle schede  telefoniche.

A Poggioreale

L’indagato è stato  tradotto presso  la  Casa  Circondariale di  Poggioreale a Napoli  in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

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