Inizia il processo per la morte in fabbrica di Laila El Harim: udienza preliminare aggiornata al 13 ottobre
La donna era rimasta incastrata e schiacciata in una fustellatrice nell'azienda di packaging nella quale era stata appena assunta.
MODENA - Si è tenuta ieri, 16 giugno 2022, l'udienza preliminare per rendere giustizia a Laila El Harim, 40enne di origine marocchina ma residente in Italia da più di 20anni, ennesima operaia che ha perso la vita sul posto di lavoro.
La morte in fabbrica di Laila El Harim: il processo
La donna, appena assunta come operaia presso la ditta Bombonette di Camposanto, lo scorso 3 agosto era rimasta incastrata e schiacciata in una fustellatrice dell'azienda.
In seguito alle prime indagini la dott.ssa Maria Angela Sighicelli, Pubblico Ministero della Procura di Modena, ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di omicidio colposo con l'aggravante di non aver rispettato le norme di controllo e sicurezza per Fiano Setti, fondatore e legale rappresentante della ditta e datore di lavoro, e di Jacopo Setti, delegato alla Sicurezza, oltre che per la ditta stessa.
Le accuse e il rinvio al 13 ottobre
Sostanzialmente, l'accusa verte sul non aver tenuto conto del pericolo di contatto degli operai con gli organi di movimento del macchinario e, inoltre, di aver fatto installare, al posto della prevista protezione statica fissa, dei “pareggiatori” regolabili manualmente, consentendone l’avvio anche in presenza di un operatore al suo interno, per risparmiare sui costi di produzione e avere un maggiore profitto.
L'udienza preliminare è stata così aggiornata al 13 ottobre 2022 per permettere ai rappresentanti legali degli imputati di esaminare le richieste avanzate dalla difesa della famiglia della vittima.