la polemica

Ius soli, il sindaco di Bologna a Salvini: "Andiamo insieme nelle scuole e cambierà idea"

Obiettivo della campagna è promuovere il diritto di cittadinanza per chi nasce e cresce in Italia, contrastando fenomeni di marginalità

Ius soli, il sindaco di Bologna a Salvini: "Andiamo insieme nelle scuole e cambierà idea"
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Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha avviato una campagna di comunicazione nelle scuole per informare e sensibilizzare sullo Ius Soli, ma l’idea – ovviamente – non è piaciuta a Matteo Salvini che ha subito accusato lepore di “modello scolastico dittatoriale”.

Ius soli e la campagna bolognese

MODENA - Si intitola “Bolognesi dal primo giorno” la campagna che il sindaco di Bologna ha lanciato già a giugno dello scorso anno quando il consiglio comunale aveva approvato una modifica allo statuto che riconosce la cittadinanza onoraria per tutti i minori nati o cresciuti in Italia da genitori stranieri, ed era entrata nel mese di novembre.

L'obiettivo è promuovere il diritto di cittadinanza per chi nasce e cresce a Bologna, contrastando anche fenomeni di marginalità.

L'attacco di Salvini

Lunedì scorso Lepore aveva annunciato la serie di incontri nelle scuole:

"Oggi e per le prossime settimane saremo nelle scuole di Bologna per confrontarci con gli studenti su temi fondamentali come quello della cittadinanza, su cosa significa essere cittadini a Bologna e per coinvolgervi nella vita della città".

Ma Salvini se n'è accorto soltanto ieri, quando è subito volato su Twitter ad attaccare il primo cittadino, riportandone anche un video:

"Comizio del sindaco Pd nelle scuole di Bologna con ragazzine e ragazzini per “promuovere il principio dello Ius Soli”. Imbarazzante".

La risposta di Lepore

Ma la risposta di Lepore non ha tardato ad arrivare. Il primo cittadino, infatti, ha rivolto tramite Ansia l'invito a Salvini ad unirsi alla campagna:

"Invito Salvini a Bologna a parlare con i ragazzi delle nostre scuole insieme a me, cambierebbe idea sullo Ius Soli.

Loro sono il futuro e si sentono tutti italiani. Non hanno bisogno di odiare, ma di sentirsi parte della nostra comunità. Con parità di diritti e doveri".

Altri dissensi...

Ma ad attaccare Lepore non c'è solo Salvini. Anche la senatrice bolognese della Lega Lucia Borgonzoni ha definito inaccettabile l'iniziativa, e parla di indottrinamento:

"Non è certo questo il modo di affrontare temi come questi con i ragazzi. Fare lezioni promuovendo lo Ius Soli non è nient'altro se non un malcelato tentativo di politicizzarli. Dobbiamo dare loro tutti gli elementi e lasciare che siano liberi di fare ciascuno le proprie valutazioni. Altrimenti è indottrinamento".

Fratelli d'Italia e l'appello a Valditara

"La propaganda politica fatta da Lepore (che a favore dello Ius Soli ha già speso 50.000 euro di denaro dei cittadini) davanti a dei bambini che, logicamente, non hanno gli strumenti per comprendere la gravità di un messaggio riferito da una persona che loro reputano autorevole, rappresenta un atto di inaudita gravità e altrettanta violenza. Un atto di cui il sindaco dovrà rendere conto all'ufficio scolastico provinciale, oltre che al ministro Valditara che sarà nostra cura informare affinché prenda i necessari provvedimenti".

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