CASTELVETRO

Licenziato perché non più idoneo al tipo di lavoro: il Tribunale lo reintegra

La sentenza sancisce che la mancanza di accomodamenti configura una discriminazione

Licenziato perché non più idoneo al tipo di lavoro: il Tribunale lo reintegra
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Soddisfazione nei sindacati dopo che con sentenza depositata il 26 giugno scorso, la Corte di Appello di Bologna ha sancito la nullità del licenziamento di un lavoratore della ditta Demaria Srl di Castelvetro di Modena, specializzata in distribuzione carni e prodotti alimentari, e ha quindi condannato l’impresa alla reintegrazione sul posto di lavoro con la corresponsione di tutte le retribuzioni arretrate.

Licenziato perché non più idoneo a fare l'autista

CASTELVETRO - La ditta Demaria Srl aveva licenziato un lavoratore in quanto era diventato solo parzialmente idoneo alla mansione di autista.  Il ricorso contro il licenziamento da parte del lavoratore è stato affidato al sindacato Filcams Cgil di Modena per tramite dei propri legali, gli avvocati Bruno Laudi e Fabrizio Fiorini.

Nessuna dimissione per un lavoratore se non è in più in grado di fare quel lavoro

Per Alessio Festi della Filcams Cgil Modena questo sentenza, in secondo grado,  può essere di particolare rilevanza costituendo un importante precedente, poiché si sancisce la non possibilità di licenziamento di un lavoratore giudicato parzialmente inidoneo alla mansione svolta. 

Viene inoltre ribadito che una impresa, in ogni caso, prima di procedere al licenziamento, deve verificare tutte le possibilità di ricollocazione del lavoratore in mansioni compatibili con il proprio stato di salute.

Se esiste una discriminazione il licenziamento è nullo

La sentenza sancisce che la mancanza di accomodamenti configura una discriminazione (ai sensi del D.lgs. N°216/2003 art. 3) e quindi per la palese violazione del principio di parità di trattamento delle persone con disabilità e per qualsiasi altro tipo di discriminazione (basata su genere, fede politica, religione, orientamento sessuale ecc…), è sempre prevista la nullità del licenziamento.

Per il sindacato è una vittoria importante

“Questa sentenza è una vittoria importante, in quanto la tutela dai licenziamenti ingiusti, illegittimi, discriminatori, è un caposaldo di civiltà - ribadisce il sindacalista Alessio Festi -  come riguarda il caso dell’autista della ditta Demaria, subiscono soprusi fino ad un licenziamento discriminatorio”.

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