L'odissea della donna che voleva investire sulla sua liquidazione
Tutto è iniziato con una piccola somma fino ad arrivare a perdere oltre 70mila euro

Un incubo che è iniziato, come ha raccontato a Codacons Modena, dopo che si era convinta di poter investire la sua liquidazione in maniera da farla rendere e si è avventurata in una trappola che le avevano preparato.
L'odissea della donna che voleva investire sulla sua liquidazione
MODENA - Tutto ha inizio con un bonifico da 250 euro, seguendo i consigli di un noto personaggio della televisione che appariva in un social network, a cui evidentemente avevano rubato l’immagine. Il giorno seguente al bonifico alla donna le giunge un programma che via internet le permetteva, in tempo reale, di vedere con i propri occhi quanto stava rendendo quella sua piccola somma investita.
Una telefonata
Tre giorni dopo la vittima ha ricevuto una telefonata da un sedicente operatore nel mondo del trading, che le faceva notare quanto avrebbe guadagnato se invece di soli 250 euro ne avesse investiti 2.500. La Signora, ancora fiduciosa, dispone il bonifico altri 2.250 euro. Dal giorno dopo per la donna prende vita un mondo totalmente falso ma che lei crede fosse la visione via internet di quanto stessero fruttando i sui denari.
Il dramma
Nello spazio di una ventina di giorni bonifica visti i risultati che le apparivano su internet, in varie trance, la somma complessiva di euro 70.000. Poi il dramma nello scoprire che era stata vittima di una truffa quando, nel chiedere in restituzione una piccola parte di quanto maturato, ha capito che mai avrebbe rivisto i propri soldi perché il falso operatore, prima di farle restituire una parte della somma investita, voleva che la Signora gli versasse ancora dei soldi.
Comunicazioni da falsi poliziotti
Da quella volta le sono arrivate via e-mail, comunicazioni di pseudo polizie internazionali (ovviamente imbroglioni che sfruttano la possibilità di clonare stemmi e marchi di ogni ente pubblico), con le quali le comunicavano di avere scoperto un conto internazionale frutto di truffe con all’interno anche le somme a lei sottratte. Naturalmente per aderire a questa inchiesta, con l’intento di recuperare i suoi denari, la donna doveva inviare a questi falsi poliziotti altro denaro. Una truffa dentro una truffa commenta Codacons.
Ente internazionale del fisco
Recentemente sempre alla vittima le è giunta una comunicazione, sempre via e-mail, da parte di uno pseudo ente internazionale del fisco che l ha accusata di avere investito del denaro senza averne dato preventivamente comunicazione all’Agenzia delle Entrate
Diffidare
Codacons in una nota ricorda che è “bene quindi diffidare di chi promette facili guadagni ed è fondamentale verificare sempre l'autorizzazione del broker presso la CONSOB (Autorità amministrativa indipendente dotata di autonoma personalità giuridica e piena autonomia operativa; istituita con la Legge 7 giugno 1974, n. 216, divenne operativa dal luglio dell'anno successivo. È l'organo di controllo del mercato finanziario italiano".