Lotta al lavoro nero nella ristorazione: scoperti 8 irregolari (di cui 3 percettori del reddito di cittadinanza)
L'operazione a vasto raggio ha interessato tutto la provincia e si è svolta anche con appostamenti mirati da parte degli agenti della Guardia di Finanza
Dal mese di dicembre 2023, i militari del Comando Provinciale di Modena hanno condotto una serie di interventi orientati al contrasto del sommerso da lavoro nel settore della ristorazione in vari Comuni della Provincia, che hanno consentito di individuare, finora, 8 lavoratori “in nero”.
Su nove persone presenti cinque in nero
MODENA - A seguito di una specifica attività di indagine sviluppata attraverso l’incrocio di banche dati e notizie disponibili, nonché di preliminari appostamenti, i Finanzieri del Gruppo di Modena hanno avviato un controllo in Comune confinante con il capoluogo nell’ambito del quale sono stati scoperti 5 lavoratori “in nero”, su 9 persone identificate all’atto dell’accesso, i quali, in un bar/pasticceria, svolgevano le mansioni di cameriere e personale addetto al banco.
Lavorava in nero con il reddito di cittadinanza
Successivi approfondimenti hanno fatto emergere come uno dei lavoratori individuati risultasse essere percettore dell’indennità mensile di disoccupazione (NASpI) e, di conseguenza, sono stati richiesti l’interruzione dell’erogazione del sussidio e il recupero delle somme indebitamente percepite.
Avevano fatto la richiesta della "Naspi"
In un’analoga attività commerciale sita in un Comune dell’Unione “Terre di Castelli”, i militari della Tenenza di Vignola hanno individuato 3 lavoratori “in nero”, sui 4 trovati nel locale all’atto dell’avvio del controllo. Anche in questo caso, 2 persone risultavano aver da poco presentato la richiesta per la percezione della NASpI, ma l’intervento ha consentito di interrompere la procedura prima dell’erogazione del sussidio in parola.
Richiesta la sospensione dell'attività
In entrambi i casi, per gli esercizi commerciali, oltre alle previste sanzioni amministrative, è stata proposta all’Ispettorato del Lavoro l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività per l’impiego di personale “in nero” superiore al 10% del totale dei lavoratori subordinati presenti, così come previsto dall’art.14 del 2008.