Modena, ieri il corteo anarchico per l'anniversario della strage del carcere Sant'Anna
Tra le richieste dei manifestanti l'abolizione dell'ergastolo e del 41 bis, e la liberazione di Cospito
Ieri a Modena si è svolto un corteo per ricordare l'anniversario della rivolta in carcere di tre anni fa in cui morirono 9 detenuti. Presenti esponenti di associazioni antifasciste, Libera e anarchici.
Anniversario della strage del Sant'Anna
MODENA - La richiesta di verità e giustizia per le vittime della rivolta del carcere di Modena si è saldata con la protesta degli anarchici che chiedono l'abolizione dell'ergastolo e del 41 bis, e la liberazione di Alfredo Cospito, nella manifestazione organizzata a Modena nel terzo anniversario della sommossa carceraria.
Il corteo
Era domenica, proprio come l'8 marzo di tre anni fa, quando nel penitenziario modenese scoppiò la più violenta delle rivolte di quei giorni, con 9 morti tra i detenuti.
Il corteo è partito intorno alle 15,00 da piazzale Primo Maggio ed è arrivato nei pressi del carcere poco più di un'ora dopo. Lì i manifestanti hanno suonato e cantato per fare compagnia agli attuali detenuti, e non farli sentire "soli e abbandonati".
300 manifestanti
Alcune centinaia i manifestanti che hanno sfilato per oltre 6 chilometri, 300 secondo le stime della Questura che ha coordinato un imponente dispositivo di sicurezza. E nonostante i timori dei giorni precedenti, non ci sono stati disordini di nessun tipo.
La paura era quella che nel corteo potessero infiltrarsi anarco-insurrezionalisti provenienti da altre città e che potessero - come accaduto a Torino - verificarsi scontri e danneggiamenti.
Un caso ormai archiviato
Per la giustizia italiana i casi dei 9 morti sono tutti archiviati, con l'overdose di metadone razziato dall'infermeria come unica causa.
Negli interventi degli organizzatori il comitato modenese 'Verità e Giustizia per i morti di Sant'Anna' si è sottolineata la carenza dei soccorsi nelle ore successive alla rivolta e ricordato gli esposti di detenuti che hanno denunciato percosse, per le quali c'è un fascicolo ancora aperto.
La manifestazione, pacifica, si è conclusa come previsto davanti alla stazione di Modena con lo striscione "Non non archiviamo".