Nei guai un padre che affitta illegalmente la palazzina del figlio
I controlli della Polizia locale in una palazzina di via delle Suore dove si è scoperto che l’uomo traeva profitto truffando il minore
La Polizia locale di Modena lo ha denunciato per sostituzione di persona finalizzata a trarre profitto da un bene altrui e truffa ai danni del figlio, con l’aggravante della minore età di questi, reato che prevede una pena dagli uno ai cinque anni.
Il padre è un trentenne
MODENA - L’uomo, un trentenne di nazionalità italiana, residente fuori regione, che per ordine del Tribunale dei minori non ha più la potestà genitoriale del figlio, disponeva a proprio piacimento dell’edificio di cui è appunto proprietario il figlio, percependo profitto dalla locazione irregolare degli alloggi.
Inoltre, sono numerosi altri gli illeciti di natura amministrativa che la Polizia locale ha riscontrato durante il sopralluogo avvenuto in una palazzina situata a Modena, in via delle Suore, che daranno luogo a ulteriori accertamenti anche da parte di altri enti.
I controlli sono scattati alle 7.30 di giovedì 24 agosto in seguito alla querela del tutore legale del minore a cui è intestato l’edificio. Insieme alle pattuglie della Zona 2, del Nucleo problematiche del territorio e della Polizia Edilizia della Polizia locale, erano presenti anche i tecnici di Hera per verificare la regolarità degli allacciamenti alle condutture idriche ed elettriche ed eventuali manomissioni.
Nella palazzina cinque nuclei famigliari
Nella palazzina sono risultate abitare diverse famiglie senza regolare contratto d’affitto; complessivamente cinque nuclei, cioè 13 persone, tra cui diversi minori, tutte straniere, regolari sul territorio italiano e con occupazione lavorativa.
Inoltre, nel corso del sopralluogo, al piano terra dell’immobile dove sono stati ricavati due appartamenti, la Polizia locale ha riscontrato diversi abusi edilizi segnalati agli uffici tecnici comunali preposti. Mentre i reati fiscali verranno segnalati all’Agenzia delle Entrate che potrà rivalersi sull’uomo che affittava appunto “in nero” gli alloggi.