momenti di paura

Notte da incubo a Modena: entra nella camera di una ragazza e la rapina

Il sequestro è durato circa un'ora e mezza. L'allarme l'ha dato la ragazza subito dopo la fuga del malvivente

Notte da incubo a Modena: entra nella camera di una ragazza e la rapina
Pubblicato:

Circa un'ora e mezza di puro terrore: una ragazza residente nel centro storico di Modena è stata rapita da un nordafricano mentre si trovava nella sua camera da letto. Il rapinatore si è calato dall'abbaino e l'ha costretta a consegnare denaro e telefono, portandola successivamente a diversi sportelli bancomat per prelevare contanti con le sue carte.

Entra nella camera di una ragazza e la rapina

MODENA - Tutto è iniziato alle 4.30 del 12 luglio, quando un giovane nordafricano è entrato in casa della ragazza attraverso il lucernario della camera da letto. Con minacce ripetute, l'ha costretta a dargli circa 200 euro in contanti e successivamente l'ha obbligata ad accompagnarla in strada per prelevare altri contanti da diversi sportelli ATM. Con due carte bancomat intestate alla ragazza, ha ottenuto ulteriori 1000 euro. 

Una rapina di un'ora e mezza

Dopo la fuga del rapinatore, la vittima ha finalmente potuto chiedere aiuto e intorno alle 6 una pattuglia della polizia si è recata presso la sua abitazione per raccogliere la denuncia.

La ragazza ha riferito che durante tutta la durata della rapina, che è durata circa un'ora e mezza, il criminale le ha intimato di non guardarlo in volto. Inoltre, l'ha costretta ad indossare un paio di occhiali da sole per evitare di essere riconosciuto e le ha sottratto il telefono cellulare per impedirle di chiamare la polizia.

Le indagini

La Squadra Mobile, basandosi sul racconto della vittima, ha immediatamente acquisito e visionato le immagini degli impianti di videosorveglianza, grazie alle quali ha potuto verificare la veridicità della testimonianza della vittima. Inoltre, sono stati raccolti importanti dettagli sull'abbigliamento del rapinatore durante il crimine e sul colore e modello della bicicletta su cui si spostava.

È stata quindi emessa una disposizione per rintracciare il giovane da parte delle pattuglie di zona che, nella mattinata di giovedì, sono riuscite a individuare un individuo corrispondente alla descrizione fornita dalla vittima della rapina.

Si tratta di un giovane di origine marocchina, il quale è stato immediatamente portato in Questura per le procedure di identificazione, poiché non era in possesso di documenti di identità.

La perquisizione in comunità

Contemporaneamente, la Squadra Mobile ha individuato una struttura di accoglienza a Modena dove il giovane occasionalmente si recava per mangiare, vestirsi e custodire i propri effetti personali in alcuni armadietti.

In uno di questi armadietti è stato trovato uno zaino contenente lo stesso abbigliamento indossato durante la rapina (berretto, maglia e scarpe da ginnastica), come emerso dalle telecamere. Inoltre, lo straniero presentava cicatrici sulle mani e sulle braccia, come descritto dalla ragazza.

Aveva precedenti

Successivamente, grazie ad un confronto tra l'impronta digitale del sospettato e quelle contenute nel database del sistema di identificazione automatica delle impronte digitali (AFIS), la polizia ha scoperto che il giovane aveva fornito diverse identità in precedenti foto-segnalamenti, oltre ad aver subito condanne definitive con un falso nome.

All'inizio di aprile, l'individuo era stato rilasciato dalla Casa Circondariale di Piacenza, dove era stato imprigionato per aver resistito ad un ufficiale pubblico e per furto aggravato. Il marocchino, senza un luogo fisso di residenza, aveva anche numerosi precedenti penali per reati legati agli stupefacenti, contro il patrimonio e contro la persona.

Arrestato

Dato il forte quadro indiziario e il reale rischio di fuga, la Squadra Mobile ha arrestato il nordafricano, portandolo al carcere di Sant'Anna.

La Procura ha in seguito richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari di convalidare la misura precautelare e di applicare la custodia in carcere in relazione al reato di rapina pluriaggravata. Dopo l'udienza e l'interrogatorio, il GIP ha convalidato l'arresto e confermato la detenzione. 

Seguici sui nostri canali