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Nuova ondata di maltempo in regione: la situazione attuale

Fiumi in piena e mareggiate. Si continua a lavorare per contenere i danni, ma preoccupa il picco della notte che verrà

Nuova ondata di maltempo in regione: la situazione attuale
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Nuova ondata di maltempo che sta colpendo gran parte della Regione. 900 gli evacuati, situazione critica a Riccione. La circolazione dei treni è stata sospesa tra Bologna e Rimini in diversi tratti; allerta rossa anche per domani 17 maggio.

Nuova ondata di maltempo in regione

MODENA - La situazione maltempo in Regione si aggrava di minuti in minuto, su tutto l'Appennino romagnolo: torrenti che sono usciti dagli argini, fiumi più grandi che si stanno ingrossando. La piena scende a valle e presto interesserà anche le città più importanti.

Fiumi in piena del forlivese

A Meldola, in provincia di Forlì, il livello dell'acqua del fiume Bidente sta salendo di ora in ora, e sta scendendo con forza verso il mare trascinando con sé tronchi, rami e detriti. Ed è solo uno dei tanti fiumi che in queste ore stanno raggiungendo il livello di piena, tanti l'hanno già superato.

Anche il torrente Voltre, un suo affluente, ha esondato allagando i campi e avvicinandosi pericolosamente alle case. L'allerta è massima.

Intanto la costa è flagellata da una mareggiata senza precedenti: a Riccione l'acqua ha invaso le strade, la stazione, e persino in piano terra del pronto soccorso. Sono tanti i cittadini che stanno chiedendo aiuto ai Vigili del Fuoco e alle forze dell'ordine.

Evacuazioni tra Faenza e Ravenna

Centinaia sono poi le persone evacuate tra Faenza e Ravenna. In particolare, a Faenza è il fiume Arzino che desta maggiore preoccupazione: ha superato, infatti, fa tempo la soglia di livello 3. Il fiume ingrossa a vista d'occhio, e la polizia sta avvisando la popolazione di evacuare se non ha la possibilità di andare ai pianti alti.

Ieri erano state avvisate sull'evacuazione circa 1300 persone tra il faentino e il ravennate e oggi sono arrivati i mezzi per trasportarli in strutture più sicure.

La protezione civile è intensamente al lavoro per cercare di affrontare questa situazione in pericolosa evoluzione.

Mareggiate colpiscono la costa

Le mareggiate stanno sferzando la costa. Le punte degli ombrelloni spuntano dall'acqua, il mare ha totalmente invaso le spiagge, e si è avvicinato in maniera importante agli stabilimenti balneari.

A Cesenatico, ormai, non ci sono più le dune a proteggere dalla mareggiata. E anzi, gli stabilimenti si stavano già preparando per la stagione estiva. Davanti gli ingressi, sacchi di sabbia per limitare i danni. L'acqua è arrivata, ma erano protetti. La preoccupazione cresce per la notte che verrà, quando ci sarà il picco, dopo le 21,00.

Frane preoccupanti nel bolognese

Preoccupano anche le frane nel bolognese. Le persone per strada osservano il livello dei fiumi, altre si preparano ad affrontare eventuali allagamenti.

A Monterenzio, questa mattina una frana ha trascinato con sé sassi e alberi e ha ostruito la strada provinciale, interrompendo i collegamenti dell'arteria più importante. Le ruspe stanno lavorando da ore, mentre dall'alto la fanghiglia continua a scendere. Chiuse scuole, parchi e biblioteca.

piena

Poco lontano un'altra decina di smottamenti, risvegliati dal maltempo di questi giorni. La situazione più pericolosa una frana già attenzionata su cui il comune ha lavorato per anni, ma le piogge persistenti hanno rotto la struttura di sostegno.

Si osserva il torrente Ravone

A Bologna sorvegliato speciale è il torrente Ravone. Finora si è evitata l'esondazione, ma non si esclude un peggioramento. Dal negozio di estetica in via Saffi devastato i primi di maggio dall'esondazione, si monitora il livello delle acque. Sarà possibile la chiusura della strada su una corsia se dovesse verificarsi una nuova esondazione, perché il comune ha deciso di lasciare fluire le acque se queste dovessero uscire dal negozio sulla strada, per causare meno danni a cose e persone.

Transenne e cumuli di sabbia per fare prevenzione, ma commercianti e residenti chiedono soluzioni urgenti.

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